Governo Berlusconi IV sconfitto per la seconda volta alla Camera

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Roma, giovedì 19 giugno 2008
A solo un mese e 10 giorni dal giuramento, il Governo Berlusconi IV viene sconfitto alla Camera, nella quale dispone di una maggioranza del 54%, pari a 343 deputati, 56 in più di tutte le forze di opposizione messe assieme. Durante le votazioni sul decreto legge per l'emergenza rifiuti in Campania, è stato approvato a sorpresa un emendamento dell'UDC che permette l'utilizzo dei fondi del CIP6 per la costruzione di un inceneritore a Napoli.

La votazione di questo emendamento si è svolta subito dopo i controlli fatti effettuare dal Presidente di turno, Rocco Buttiglione, a causa delle proteste dei deputati dell'Italia dei Valori, che denunciavano lo scandalo dei cosiddetti 'pianisti', quei deputati che votano anche per i loro colleghi assenti. Subito dopo l'emendamento dell'UDC è passato con 274 voti favorevoli e 224 contrari e le votazioni per gli altri emendamenti sono state immediatamente sospese.

Gianfranco Fini ha spiegato la cosa in maniera tecnica: «Il testo su cui incideva l'emendamento era già stato soppresso da una precedente deliberazione dell'Assemblea e dunque il medesimo emendamento era stato erroneamente posto in votazione. Non si tratta quindi di un ripensamento in ragione dell'esito che la votazione ha avuto, perché in questo caso si tratterebbe in effetti di un brutto precedente, ma si tratta solamente della presa d'atto di un errore materiale che non credo si possa addebitare ad alcuno».

È la seconda volta che il Governo viene battuto alla Camera, dopo che il 27 maggio, a soli 19 giorni dal giuramento, venne bocciato, con 240 voti contrari e 238 favorevoli, un emendamento del Governo all'interno del decreto legge per l'assolvimento degli obblighi comunitari, che conteneva tra l'altro il cosiddetto emendamento salva-Rete4, che è stato poi ritirato il giorno stesso.

Ma la giornata non era ancora finita: anche un emendamento dell'Italia dei Valori ha mandato 'sotto' il governo. I Leghisti e due dell'MpA hanno scelto infatti di votare assieme all'opposizione. L'emendamento riguardava la stabilizzazione dei precari al 31 dicembre 2009 e l'obbligo di concorso pubblico per le assunzioni a tempo determinato per il personale addetto all'emergenza dei rifiuti.

L'IdV canta vittoria segnalando la possibilità che la maggioranza si scoordini perché quello che è successo «dà riprova di ciò che noi abbiamo sempre saputo: la spaccatura è inevitabile». Dall'IdV Fabio Evangelisti attacca: «La maggioranza è arrogante, pasticciona e violenta: l'esasperazione è stata evidente quando Menia di An ha tentato di aggredire in aula Dussin della Lega perché quest'ultimo ha dato indicazione di voto favorevole, e quindi contro il governo». Questo beninteso senza alcuna conferma della Lega il cui capogruppo dice: «Non c'è alcun significato politico, è stata una semplice mancanza di coordinamento tra le indicazioni di Dussin e il gruppo». Alleanza Nazionale, tramite Italo Bocchino sdrammatizza: «Non ci sono problemi nella maggioranza, la Lega ha mostrato qualche segnale di malessere per dare un segnale al proprio elettorato e non per mettersi di traverso al decreto».

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