Il Presidente del Genoa Preziosi condannato per frode sportiva

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venerdì 2 marzo 2007 Il Tribunale di Genova ha condannato il Presidente e proprietario del Genoa Enrico Preziosi alla pena di 4 mesi di reclusione e alla multa di 400 euro per frode sportiva nell’ambito dell’inchiesta sulla conclusione del Campionato di Serie B 2004-05. Alla stessa pena di Preziosi sono stati condannati il figlio Matteo, l'ex direttore sportivo della squadra rossoblù Stefano Capozucca, gli ex dirigenti del Venezia Franco Dal Cin e Giuseppe Pagliara. È stato invece assolto, per non aver commesso il fatto, Michele Dal Cin. La richiesta dei pubblici ministeri era stata di 8 mesi di reclusione per ciascun imputato.

L’inchiesta si riferisce all’incontro dell’ultima giornata del Campionato di Serie B 2004-05 Genoa-Venezia vinto dal Genoa 3-2 e grazie al quale la squadra ligure conseguì la promozione in Serie A. L’inchiesta sportiva aveva concluso che il Genoa si sarebbe, attraverso una dazione di denaro alla dirigenza del Venezia, garantito il successo in quell'incontro che gli garantiva anche la promozione. La sentenza sportiva, nell’estate del 2005, retrocesse il Genoa all’ultimo posto, e quindi in serie C1, con l’ulteriore pena di tre punti di penalizzazione da scontare nel Campionato successivo. Il Genoa nel Campionato 2005-06 è giunto secondo nel Girone A e ha conquistato, dopo i playoff, la promozione in serie B, dove milita attualmente.

L'avvocato di Preziosi ha annunciato che ricorrerà in appello contro la sentenza.

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