Imprudenza e malori: 6 bagnanti morti

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16 luglio 2006

Numerose persone sono morte annegamento mentre stavano facendo il bagno in mare. In mare sono morte oggi 5 persone, di età compresa tra 13 e 38 anni, e una in un lago. Le cattive condizioni del mare, segnalate dalla bandiera rossa, avrebbero forse dovuto consigliare maggior prudenza ai bagnanti e parte delle cause dell'annegamento può essere attribuita a irresponsabilità e incoscienza.

Per quanto riguarda gli annegati in mare, il più grande è Andrea Antonelli (38), annegato a Cattolica, in provincia di Rimini. Pare che l'uomo si trovasse in acqua da solo, pur non sapendo nuotare. Sull'episodio stanno indagando gli uomini della Capitaneria di Porto e dei Carabinieri della famosa località turistica adriatica.

Antonio Imondi (22) e Luca Castaldi (23) sono invece morti in località San Salvo, in Abruzzo. Per loro è stato fatale un "bagno", deciso nonostante le proibitive condizioni del mare. Luca è stato riportato a riva a circa 150 metri dal luogo in cui era entrato in acqua, già cianotico, ed è morto a bordo dell'ambulanza che lo stava portando d'urgenza al posto di pronto soccorso. Il corpo di Antonio non è stato ancora trovato: le ricerche sono state affidate ad un elicottero e ad una squadra di sommozzatori dei Vigili del fuoco. Al vicino ospedale di Vasto sono stati ricoverati i tre amici di Isernia che con Antonio e Luca avevano deciso di trascorrere la giornata al mare, tutti in stato di choc.

Marco Carta (16) è annegato a Tortolì, in Sardegna. Il corpo del giovane, impegnato in un'immersione subacquea, è stato rinvenuto a circa 10 metri di profondità. I primi accertamenti clinici fanno propendere per l'ipotesi di un malore.

Un 13enne, nato in Italia da genitori marocchini, è morto a Lido di Fermo, nell'ascolano, trasportato al largo da forti correnti, correttamente segnalate dagli assistenti bagnanti che avevano issato le bandiere rosse. Il corpicino del ragazzo è stato rinvenuto a circa 50 metri dalla costa.

Una persona, di cittadinanza olandese, è morta nelle acque del lago di Lavarone, in Trentino.

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