Iran: i nuovi test missilistici allarmano la comunità internazionale

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lunedì 28 settembre 2009

Missile iraniano

I recenti test missilistici compiuti in Iran hanno raggiunto il loro obiettivi balistici, confermando la loro efficacia bellica nell'ambito di esercitazioni annuali, come riportato da Hassan Ghashghavi, portavoce del Ministero degli Esteri iraniano. I test comprendevano il lancio di missili di differente gittata, fino a 2000 km, distanza che sarebbe sufficiente per raggiungere diversi stati del medio-oriente, nonché il territorio israeliano e le basi statunitensi presenti su quel territorio.

Ipotesi, quest'ultima, rafforzata ulteriormente dalle ultime dichiarazioni del ministro della difesa iraniano, Ahmad Vahidi, che ha espresso tramite la televisione statale che, nel caso Israele attaccasse l'Iran «il risultato sarà che il regime sionista [Israele] esalerà l'ultimo respiro».

I test balistici sono avvenuti inoltre in un momento di particolare attrito internazionale a causa della scoperta, qualche giorno fa, del secondo impianto di arricchimento dell'uranio non dichiarato, a Qom, nell'area centrale dello stato iraniano.

La risposta degli Stati Uniti, anche sotto la spinta del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che ha affermato «È giunto il momento di agire» (dialogando telefonicamente con il presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, e diversi membri del Congresso), non esclude - secondo quanto dichiarato dal presidente Obama - l'opzione militare.

Fonti[modifica]

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