Italia: il Senato approva la Finanziaria 2008

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giovedì 15 novembre 2007 Alle 22:37 il Senato ha approvato la legge finanziaria con 161 voti favorevoli e 157 contrari. Dopo pochi minuti è scoppiata una rissa fra senatori di entrambi gli schieramenti in cui un senatore di Forza Italia, Guido Viceconte, ha provato a prendere a testate Mario Gasbarri, ma è stato fermato dal presidente della Commissione Giustizia Cesare Salvi. Si sono anche sentiti degli insulti provenienti da componenti di Forza Italia.

Le reazioni all'esito del voto non si sono fatte attendere: Lamberto Dini ha affermato che il Governo «non è in grado di superare questa crisi» e «occorre un governo diverso e una maggioranza diversa, saranno le forze politiche a determinare» come risolvere la situazione. I senatori Luigi Pallaro e Domenico Fisichella hanno mostrato apprezzamento delle parole di Dini. Willer Bordon, dell'Unione Democratica, prima del discorso di Dini aveva detto: «Il nostro sarà un voto favorevole ma nello stesso tempo vogliamo sottrarci ad una ridicola conta che oggi ha portato l'opinione pubblica a giudicare il risultato di quest'aula come una sorta di giudizio di Dio. Passa la finanziaria ma non cambia la nostra valutazione sulla fragilità del sistema politico». Di diverso avviso Anna Finocchiaro, la quale ha sottolineato che il Senato ha approvato «97 articoli, 716 votazioni in nove giorni senza mai ricorrere alla fiducia».

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi ha risposto dicendo che «Dini ha fatto le critiche che ha sempre fatto e poi ha votato a favore. Continua la discussione che va avanti da mesi quindi non c'è nessuna novità. Sapevamo benissimo quale era la posizione, sappiamo gli emendamenti su cui si erano allineati, le posizioni sostenute da Dini, gli altri su cui c'erano posizioni differenti. Questo ha portato a un voto favorevole e anche alle critiche che erano state fatte da lui nei mesi scorsi». Poi, rivolto al capo dell'opposizione: «Credo che stasera il cavalier Berlusconi dovrebbe dire "mi sono sbagliato". Credo che sia un'affermazione che bisognerebbe fare in queste circostanze. Ho ancora la maggioranza politica e parlamentare. Da domani la destra deve fare un esame di coscienza, deve fare i conti con una strategia sbagliata, puntata sulla spallata, su conti sbagliati e senza dare risposte sui contenuti». Prodi ha poi parlato della legge elettorale e ha esortato il centrodestra a proporre delle riforme condivisibili anche dalla maggioranza.

Giunto appena in tempo per la votazione sulla Finanziaria, il Senatore a vita Francesco Cossiga ha preso la parola per fare un discorso di "carattere storico" in cui ha ricordato la Battaglia di Balaclava «dove 600 cavalieri, nella guerra con la quale il Regno di Sardegna acquistò un posto nel concerto delle Nazioni europee, furono tutti sterminati dal fuoco nemico. Tranne il comandante che qui non c'è - guardandosi in giro, probabilmente per cercare Berlusconi, assente in aula - Ma voi siete entrati nella valle della Morte e nessuno dimenticherà il vostro disperato e disperante coraggio».

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