Italia: sulla politica estera il Governo tiene tra le polemiche
mercoledì 25 luglio 2007
Una nuova vittoria sul filo del rasoio al Senato per l'esecutivo di Romano Prodi, sempre sulla politica estera, scoglio sul quale lo scorso febbraio il governo fu battuto, costringendo Prodi a presentare le proprie dimissioni, per poi ottenere di nuovo la fiducia dal Parlamento.
Lo scenario di ieri, rispetto alla votazione precedente, è diverso: 159 voti favorevoli (156 senatori eletti, piu' tre dei senatori a vita Emilio Colombo, Rita Levi Montalcini e Giulio Andreotti) contro i 153 dell'opposizione.
Non è stato però raggiunto il quorum di 158 senatori eletti, ed infatti proprio su questo si sono concentrate le polemiche del centro-destra, sempre più all'attacco di un esecutivo già debole.
Governo battuto su risoluzione Calderoli
Durante la lunga giornata al Senato, nel quale sono state votate 11 risoluzioni, una di queste ha "sfiduciato" il governo. Si tratta della risoluzione presentata dal vice-presidente del Senato e capogruppo della Lega Nord Roberto Calderoli.
D'Alema: bene la discussione, ridicola la strumentalizzazione
«È stata una discussione interessante, mi sembra anche con un esito positivo, al di là della strumentalizzazione abbastanza ridicola di un voto che è maturato per errore materiale dichiarato da alcuni senatori e che era apertamente contraddittorio con la votazione»: con queste parole, il Ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ha commentato il voto sfavorevole sulla risoluzione Calderoli, frutto di un'incomprensione generale tra i senatori della maggioranza.
Fonti
- «Missioni estero: Senato, Maggioranza tiene ma inciampa su Kabul» – Agenzia Giornalistica Italia, 25 luglio 2007.