Juventus multata per i cori offensivi dei bambini allo stadio

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Torino, martedì 3 dicembre 2013

Nell'incontro di Serie A giocato domenica scorsa tra Juventus e Udinese gli spalti dello Juventus Stadium sono stati gremiti da circa 12 500 bambini. Entrambe le curve dello stadio torinese erano infatti state squalificate a causa dei cori razzisti contro i tifosi del Napoli nella precedente partita di campionato: hanno così preso posto in Curva Nord gli studenti degli istituti elementari e delle scuole medie, mentre in Curva Sud si sono accomodati i giovani delle scuole calcio nati tra il 2000 e il 2007.

Durante la partita, però, i giovani tifosi juventini si sono anch'essi messi in evidenza intonando cori offensivi nei confronti del portiere dell'Udinese, Željko Brkić; l'estremo difensore, ogni volta che si apprestava a rinviare da fondo campo, è stato infatti oggetto di insulti da parte dei giovani "ultrà".

I provvedimenti della giustizia sportiva non hanno tardato ad arrivare. Nella giornata odierna il giudice sportivo Tosel ha comminato alla società Juventus Football Club un'ammenda di 5 000 euro con la seguente motivazione: «Alla società Juventus per avere suoi (giovanissimi...) sostenitori rivolto ripetutamente a un calciatore della squadra avversaria un coro ingiurioso». In seguito si sono scatenati gli opinionisti, divisi tra chi difende i piccoli tifosi ("sono sempre bambini"), e chi li condanna alla stregua degli adulti.

Il parere più duro è però arrivato dal commissario tecnico della Russia, ed ex allenatore della Juventus, Fabio Capello: «Alla luce di quanto successo è il momento di farsi qualche domanda. Se in questo paese anche i bambini si mettono a insultare gli avversari vuol dire che in Italia c'è qualche problema in termini di etica e sportività. Fossi stato allo "Juve Stadium" avrei chiesto allo speaker di intervenire per far cessare certi cori».

Fonti[modifica]