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Mais Ogm: proibita la coltivazione, aperte le importazioni

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martedì 23 luglio 2013

Piralide del mais. Il mais Monsanto 810 è stato studiato per combatterne le infestazioni

È stata annunciata la firma di un decreto da parte dei ministri della Salute, delle Politiche agricole e dell'Ambiente che proibisce la coltivazione di uno dei più diffusi O.G.M.: il mais Monsanto 810, messo in commercio perché resistente alla piralide.

In un comunicato stampa viene ribadita l'importanza di una simile scelta: "è solo il primo elemento, quello più urgente, di una serie di ulteriori iniziative, con le quali definiremo un nuovo assetto nella materia della coltivazione di Ogm nel nostro Paese".

La pubblicazione del decreto tarda per permettere di raccogliere i consensi presso la comunità europea.

Per contro è stato osservato che il mais Ogm BT ha il vantaggio di evitare le infestazioni da fumonisine, tossine che si producono sul mais colpito da (piralide).

La produzione italiana di mais, nella scorsa annata agraria, soprattutto a causa di una stagione particolarmente asciutta nella Pianura Padana, è stata fortemente infestata, al punto che è stata decisa la distruzione tramite incenerimento o produzione di biogas di 350.000 tonnellate, unica soluzione possibile poiché si tratta di un prodotto che, se ingerito direttamente dall'uomo od usato come mangime di animali da carne o da latte, è decisamente cancerogeno.

Dal canto suo la Monsanto, leader mondiale nel settore, ha annunciato che rinuncia a presentare in Europa nuove domande di autorizzazione per la coltivazione degli OGM, puntando tutto sull'importazione, che è libera, dei prodotti coltivati negli USA e negli altri stati delle Americhe.

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