Milano: Silvio Berlusconi colpito al volto dopo una manifestazione del PdL, è in ospedale

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domenica 13 dicembre 2009 Silvio Berlusconi è stato colpito al volto da un aggressore, con un oggetto contundente (un souvenir del Duomo di Milano secondo alcune testimonianze, ma in un primo tempo si era invece parlato di un pugno), mentre si allontanava tra la folla dalla manifestazione per il tesseramento del Popolo delle Libertà.

Le immagini successive all'aggressione, mandate in onda dai telegiornali, mostrano il premier sanguinante al labbro, mentre si sporge dall'auto, in piedi sul predellino, per rassicurare gli astanti.

Il premier è stato accompagnato all'Ospedale San Raffaele per essere soccorso.

Fermato l'aggressore[modifica]

L'aggressore è stato immediatamente fermato e sottoposto ad interrogatorio: si tratta di Massimo Tartaglia, 42 anni, incensurato, residente a Cesano Boscone, comune dell'hinterland milanese.

L'uomo è da diversi anni in cura per disturbi mentali presso il Policlinico di Milano, presso cui è stato ripetutamente ricoverato in passato. Secondo informazioni della Digos, non risulterebbero legami a movimenti estremisti o antagonisti. Proseguono comunque le indagini, durante le quali la magistratura ha disposto la perquisizione del suo domicilio.

Reazioni politiche[modifica]

Sono giunte immediatamente attestazioni di solidarietà, da diverse parti politiche, incluse le opposizioni e il capo dello stato, Giorgio Napolitano.

Bollettino medico[modifica]

L'Ospedale San Raffaele ha diramato un bollettino sanitario in cui si parla di «perdita copiosa di sangue con lesione lacero-contusa interna ed esterna e due denti lesi, di cui uno superiore fratturato».

Lo staff medico ha sottoposto il ferito a un Tac precauzionale e, sempre in via precauzionale, ha optato per uno stato di ricovero e osservazione per ventiquattro ore.

Notizie successive diramate dal portavoce parlano di infrazione all'osso nasale.

Polemiche[modifica]

Sono sorte polemiche circa l'apparizione, sui social network, di gruppi inneggianti all'aggressione e all'assalitore. La polizia postale ha aperto un'inchiesta sul caso.

Altre controversie, di natura politica, sono legate all'affermazione, giunta da alcuni esponenti della maggioranza, circa la presunta esistenza di un nesso tra il gesto di aggressione e il clima di polemica che sarebbe alimentato dall'opposizione, o da parti di essa.

Fonti[modifica]