Prodi: Berlusconi deve andare a casa

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12 aprile 2006

Bandiera italiana
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Romano Prodi, leader dell'Unione, risponde a Silvio Berlusconi riguardo alle accuse di irregolarità nello spoglio delle schede elettorali. A Bologna, durante la festa per la vittoria, afferma: «È inutile che Berlusconi cerchi di mettere in dubbio il risultato delle elezioni. Deve andare a casa».

In seguito, sceso dal palco e raggiunto il suo appartamento, commenta a freddo: «Vuole continuare ad avvelenare il Paese». L'ipotesi del Professore e dei suoi collaboratori è che il Premier uscente stia elaborando un decreto per allungare i tempi di verifica del voto. Gli scenari che si prospettano sono talmente preoccupanti, che verso mezzanotte Prodi chiama al telefono il Ministro dell'Interno Pisanu, che lo rassicura.

In effetti, il Cavaliere durante 80 minuti di faccia a faccia con Ciampi aveva infatti sollevato il problema. «Abbiamo notizie di tante, troppe irregolarità. Servirebbe una verifica, ma reale. Come è possibile che abbiamo avuto la maggioranza al Senato e non alla Camera? C'è qualcosa che non va. Si potrebbe intervenire con un provvedimento per ricontare tutte le schede. Chiunque vinca, ne trarrebbe giovamento». Il Presidente della Repubblica aveva lasciato intendere la sua contrarietà. Nel pomeriggio Berlusconi ne aveva parlato a lungo con Pisanu, Letta, e aveva accennato il discorso agli alleati.

Durante la giornata Romano Prodi aveva cercato un incontro con Berlusconi, per lanciare un segnale politico di distensione, e per conoscere la situazione dell'amministrazione. «Abbiamo bisogno di collaborare in questi due mesi — dice Prodi — per conoscere i problemi».

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