Reggio Calabria: si arrende l'uomo barricato in un asilo

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mercoledì 13 febbraio 2008 L'uomo che da tre ore e mezza teneva in ostaggio 6 bambini dell'asilo "Il girotondo", a Reggio Calabria si è arreso da poco. A fargli cambiare idea sono state le parole di un cugino.

La sequenza dei fatti[modifica]

Alle ore 12:00, l'uomo, Christian Familiari di 32 anni, si è introdotto dentro l'asilo dicendo di essere il padre di uno degli alunni, e subito dopo ha chiuso tutte le vie di fuga e ha tirato fuori un taglierino. Immediatamente sono arrivati sul luogo polizia e carabinieri, che hanno interdetto la zona a chiunque.

Le richieste[modifica]

L'uomo aveva dapprima richiesto una telecamera della RAI, che riprendesse le sue richieste. Di fronte alle telecamere, esso ha chiesto che gli venissero riaffidati i terreni che gli erano stati espropriati nel comune di Bovi, nel reggino. Poi, quando il sindaco è intervenuto per cercare di aprire un dialogo con il sequestratore, esso ha chiesto 500.000 €, una casa e un lavoro. Intanto alcuni vicini di casa affermano alla stampa che l'uomo non aveva mai dato segni di squilibrio.

5 bambini rilasciati[modifica]

L'uomo ha poi rilasciato 5 degli 11 bambini che si trovavano all'interno dell'asilo; dei quali uno è stato rilasciato poiché aveva bisogno di assumere farmaci, mentre un altro perché piangeva in continuazione. Sei bambini e un'insegnante sono rimasti all'interno dell'edificio insieme al sequestratore.

La fine del sequestro[modifica]

Alle 15:30 circa l'uomo ha desistito ed ha ascoltato le parole del cugino, che lo invitavano ad uscire, rilasciando così i 6 bambini ancora sequestrati e l'insegnante.

Fonti[modifica]