Rossano (Cosenza): rissa fra onoranze funebri per i corpi dei sei braccianti romeni travolti dal treno
martedì 27 novembre 2012 Rossano: a poche ore dal tragico incidente ferroviario nel quale hanno perso la vita sei lavoratori stagionali di nazionalità romena, tre donne e tre uomini, impiegati nella raccolta delle clementine e di rientro a conclusione della giornata lavorativa, una scena di sciacallaggio si è consumata alla presenza delle forze dell’ordine e sotto gli occhi stupefatti di parenti e amici delle vittime.
Protagonisti dello sconcertante episodio i titolari e i dipendenti di alcune agenzie di onoranze funebri dei paesi vicini, accorsi prontamente sul luogo della tragedia. Mentre le forze dell'ordine, vigili del fuoco e il personale medico e paramedico prestavano servizio intorno al luogo del tragico scontro, da una parte si sente urlare davanti alla carcassa dell'auto:
- «Quelli sono tutti miei. Sono stato avvisato dall'ospedale, sono arrivato per primo, se qui viene qualcuno che non è di Rossano succede un casino. Questa è roba nostra, non vogliamo gente da Corigliano o da Mirto»
Immediata la replica della ditta concorrente:
- «No, facciamo uno a testa»
Seguivano spintoni, ceffoni e la rissa con le barelle utilizzate come strumento per colpire l'avversario, con un unico obiettivo: da una parte tentare di accaparrarsi una "fetta", dall'altra mettere le mani su tutta la torta, costituita dalle salme dei sei poveri braccianti. Lo scontro continua, con la promessa di rivedersi in momenti più "tranquilli". Così mentre sui binari i vigili del fuoco si adoperano per estrarre con attenzione e delicatezza i resti dilaniati delle vittime, fuori dal luogo della strage gli operatori delle pompe funebri raccolgono i corpi in fretta, senza alcun rispetto per quei poveri resti senza vita, correndo il più velocemente possibile, quasi fosse una gara a chi arraffa più cadaveri.
Un urlo di indignazione si leva dalla strada: «Sono degli sciacalli» ma chi lo ha lanciato si nasconde quando uno degli operatori cerca con insistenza di capire chi è stato.
Quando lo scontro tra le ditte concorrenti sembra ormai essersi placato, esplode la rabbia di uno dei titolari delle agenzie funebri che evidentemente vede sfumare l'affare. Nella concitazione i portantini perdono l'equilibrio, facendo rovinare a terra dalla barella il corpo che vi era adagiato. Di fronte a una scena tanto raccapriciante si levano le urla di indignazione di parenti e amici delle vittime. Qualcuno grida:
- «Vergognatevi, questo è il mio sangue, non sono dei cani questi sono esseri umani»
Quando i mezzi con a bordo i corpi dei sei lavoratori si allontanano dal luogo della tragedia vengono inseguiti dalle urla:
- «Sciacalli, sciacalli!»
Fonti
- Paolo Piras, Tg3 «Sciacalli si contendono le salme» – Rainews24, 27 novembre 2012.
- Giuseppe Baldessarro «Rossano, rissa fra pompe funebri per i corpi dei braccianti uccisi dal treno» – La Repubblica, 26 novembre 2012.
- Valerio Panettieri «Il retroscena Strage del treno, la rissa delle onoranze funebri per contendersi i corpi delle vittime di Rossano» – Il Quotidiano della Calabria, domenica 25 novembre 2012.
- Redazione online «Strage di Rossano: i morti e gli "sciacalli" delle pompe funebri» – Quicosenza.it, 26 novembre 2012.
- «Treno travolge 'furgone', sei morti in Calabria. Erano braccianti agricoli di rientro dai campi» – La Repubblica, 24 novembre 2012.
Collegamenti esterni
- «Strage di Rossano: saranno le agenzie rumene a portare in patria le vittime. Intanto ditte funebri fuori dall'ospedale» – Calabria Ora, 1 dicembre 2012.
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