Scontri nella capitale del Rojava tra i curdi e il regime di Assad
sabato 30 aprile 2016 A Qamishli, la capitale del Rojava, si sono verificati scontri tra le truppe di Assad e le milizie curde[1] per quattro giorni, dal 19 al 22 aprile, provocando l'uccisione di 17 civili.[2][3][4][5] Il 23 aprile è stato siglato un cessate il fuoco.[2] Il 30 aprile un attacco suicida a Qamishli, non ancora rivendicato, ha ucciso 5 miliziani curdi.[2]
Il Rojava è la regione a nord della Siria abitata dai curdi. Dopo la battaglia di Kobane, vinta il 26 gennaio 2015,[6] i curdi hanno riconquistato terreno respingendo l'Isis[7] dalle terre abitate dai curdi e costituendo una regione di fatto autonoma, dove la popolazione ha potuto riprendere una vita relativamente normale.
Il regime di Assad sta conducendo un'avanzata di largo raggio nel nord della Siria, culminata nell'attacco alla città di Aleppo. Le truppe governative stanno recuperando terreno sia contro l'Isis[8] che contro i ribelli.[9]
Fonti
[modifica]- «Regime siriano attacca i kurdi del Rojava. La Turchia bombarda le donne delle YPJ» – greenreport.it, 21 aprile 2016.
Note
[modifica]- ↑ Quel Rojava che non piace a nessuno. Scontri tra curdi e regime
- ↑ 2,0 2,1 2,2 Five members of Kurdish security forces (Asayish) were killed on Saturday (April 30) after a suicide bomber struck in Qamishlo
- ↑ Syrian regime underestimated Kurdish forces, but Qamishlo clashes proved YPG power on ground
- ↑ greenreport.it, fonte cit.
- ↑ War clashes between government troops and Kurdish YPG in the northeastern city of Qamishli - Video - YouTube
- ↑ Kobane è libera
- ↑ Siria, l'avanzata delle comuni curde del Rojava
- ↑ Siria, le forze di Assad riconquistano la citta di Palmira
- ↑ Esercito siriano lancia un'offensiva a nord di Aleppo
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