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Speciale Elezioni politiche italiane 2008/Programmi elettorali

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9 aprile 2008

I programmi elettorali per le elezioni politiche italiane del 2008 dovevano essere presentati contestualmente alla presentazione dei contrassegni secondo quanto stabilito dalla legge elettorale in vigore. Fra tutte le liste presentate solo alcune sono state capaci di garantire la propria presenza in più della metà delle circoscrizioni, sia per la Camera dei Deputati, sia per il Senato della Repubblica.

Il programma della forza politica si articola su alcune tematiche ritenute particolarmente importanti proponendo soluzioni a quelli che vengono individuati come i maggiori problemi del paese. Il programma si apre con la richiesta di una riduzione della spesa per la politica, ottenibile con l'abrogazione di alcune categorie di enti locali come le regioni, e il contenimento del numero dei parlamentari.

Il secondo punto programmatico è la lotta alla criminalità organizzata che viene individuata come fenomeno caratteristico del meridione. In particolare il programma, prendendo spunto da alcune inchieste giudiziarie, propone di affidare, per 5 anni, il governo di alcune regioni alle forze armate e l'emanazione di leggi speciali in materia. Per quanto riguarda l'economia il partito si propone di abolire il signoraggio, nazionalizzare alcune categorie di imprese, dare impulso all'edilizia pubblica e l'esproprio della rete autostradale.

Sull'immigrazione si hanno le seguenti proposte: proibire l'assunzione di lavoratori extracomunitari, la sospensione del trattato di Schengen, l'espulsione immediata per una serie di categorie di soggetti, la «repressione di coloro che affittano illegalmente» unità abitative agli immigrati, e l'interruzione delle relazioni diplomatiche con gli stati ritenuti responsabili di favoreggiamento dell'immigrazione.

Sempre a proposito di politica estera la lista si propone di portare l'Italia a una solida alleanza con la Russia, all'invio di contingenti a difesa della cristianità del medio oriente e l'uscita dalla NATO.

Infine per quanto riguarda la politica per la società la lista ipotizza un programma che favorisca le famiglie numerose, impedisca le unioni civili e proibisca l'aborto. Infine il documento tratta di formazione e sanità chiedendo una maggiore serietà del sistema scolastico e universitario, con un adeguamento agli standard europei, e indicando la necessità di riportare il sistema sanitario sotto il diretto controllo statale - sottraendolo alle regioni - puntando, in ogni caso, su un sistema prevalentemente pubblico.

Il programma de La Destra-Fiamma Tricolore è composto da quindici sezioni tematiche e da una premessa generale che spiega le ragioni della nascita della lista. La prima sezione è titolata «valori» e raccoglie le idee programmatiche in materia di prevenzione dell'aborto e di dichiarata opposizione alle unioni civili. Il secondo tema affrontato è «sicurezza e immigrazione»: le proposte contenute in questa sezione prevedono in generale l'inasprimento delle pene per i reati di allarme sociale accompagnate ad una revisione in senso restrittivo delle misure alternative alla carcerazione. Viene inoltre proposta una schedatura sistematica dei cittadini extracomunitari con permessi di soggiorno di lunga durata, la facilitazione dell'espulsione e il rafforzamento della tutela per i pubblici ufficiali. L'ultima serie di proposte riguarda la regolamentazione della pratica della religione islamica in Italia.

Il terzo e il quarto punto del programma sono chiamati rispettivamente «giustizia» e «giovani e donne». La lista propone di separare le carriere dei magistrati, di accelerare i tempi della giustizia oltre a misure a sostengo dell'occupazione e dell'imprenditorialità giovanile e femminile.

La parte successiva riguarda lo sviluppo e la fiscalità: oltre a proporre l'abolizione graduale della progressività della tassazione dei redditi, la lista propone l'istituzione del reddito minimo garantito, la revisione del calcolo degli studi di settore, l'accoppiata fra energia nucleare e fonti rinnovabili. Vengono inoltre proposte misure a favore dei consumatori come il blocco dell'aumento della tassazione sui prodotti petroliferi e il blocco delle tariffe delle utenze domestiche oltre all'abolizione del canone RAI.

Per quanto riguarda il programma sociale la lista propone di garantire il diritto alla casa di proprietà di ogni famiglia, il diritto all'acqua come bene pubblico, il potenziamento del sistema sanitario e scolastico pubblico rafforzandone i processi meritocratici.

La Destra-Fiamma Tricolore propone il saldo dei debiti dello stato e di tutte le amministrazioni entro sei mesi dalle elezioni e l'avvio immediato delle opere infrastrutturali definite necessarie al paese; ribadisce inoltre il suo impegno a salvaguardia dell'ambiente. La lista infine chiede una riforma dello Stato, sia modificando la Costituzione per rendere più rapidi i processi decisionali, riducendo drasticamente il numero di leggi e tagliando l'apparato dell'amministrazione pubblica.

Dopo una premessa di carattere generale il programma passa in rassegna una decina di tematiche generali descrivendo dettagliatamente le motivazioni delle proposte.

Il programma del partito, che si apre con una riflessione sullo stato del mondo, e sul ruolo di una politica socialista, elenca, motivandoli, pochi punti programmatici. Il partito, qualora ottenesse il governo, si propone di rinazionalizzare le imprese privatizzate negli ultimi anni, abrogare qualsiasi forma privatistica di stato sociale, nazionalizzare banche e assicurazioni, imporre la laicità dello stato, l'abrogazione del segreto di stato e il ritiro immediato delle truppe dislocate all'estero, la riduzione drastica dei costi della politica proponendo la parificazione degli stipendi dei parlamentari con quella degli operai e la garanzia della massima libertà per la ricerca scientifica e tecnologica.

Il programma stesso contiene l'indicazione della propria incompatibilità con l'Unione Europea e con l'organizzazione attuale della società giustificando tale inconciliabilità con la necessità di cambiare la società stessa.

Il programma della coalizione è suddiviso in 4 parti: le prime di analisi generale della situazione mondiale ed italiana, la terza di spiegazione del metodo di lavoro del partito nella redazione del programma e la quarta, ulteriormente suddivisa in 12 sezioni, che elenca per punti le proposte operative nei singoli settori.

Il programma del partito dopo una lunga premessa di analisi storica e sociale propone alcuni impegni su settori giudicati prioritari per portare il paese ad una «rivoluzione liberale» che metta fine all'«egualitarismo» su cui, secondo i redattori, è improntato il pensiero politico italiano. La lista inizia la propria esposizione di impegni dall'argomento della tassazione indicando una preferenza per l'imposta indiretta progressiva rispetto all'imposta diretta, le cui aliquote devono essere drasticamente ridotte. Accanto a questa riforma fiscale il partito propone una riforma complessiva, in ottica di riduzione di compiti e funzioni, dell'apparato statale e la privatizzazione delle società ancora in mano pubblica, oltre alla riduzione dei poteri degli enti locali.

Inoltre i liberali italiani propongono, nel settore infrastrutturale, un potenziamento infrastrutturale e la diversificazione delle fonti primarie di energia utilizzate nel paese; per il settore della formazione, la lista, ipotizza l'impegno dei privati nella ricerca applicata, mantenendo lo stato il compito di finanziare quella di base, e un maggiore controllo dei risultati qualitativi dell'intero sistema formativo italiano.

Su lavoro e giustizia il partito chiede maggiore attenzione alla sicurezza dei lavoratori, la nascita della previdenza complementare privata, la limitazione della custodia cautelare, la separazione delle carriere dei magistrati e l'abolizione dei tribunali amministrativi, oltre all'introduzione di nuove forme di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata.

Il partito socialista ha presentato un programma in otto punti. Nel primo di questi il partito si presenta subito come l'articolazione italiana del PSE cercando di inquadrare le problematiche italiane nel più ampio contesto europeo e mondiale. Per quanto riguarda la riforma delle istituzioni la lista propone da un lato il superamento del bicamerilismo perfetto e dall'altro, accanto a misure mirate a garantire la certezza della pena, ripropone il proprio garantismo in materia di Giustizia.

Caratteristica del partito è la battaglia per i diritti civili, ovvero, ad esempio, per l'estensione del modello dei PACS all'Italia, oppure per l'abrogazione dell'attuale legislazione sulle droghe per sostituirla con una più permissiva, sottolineando come a nuovi diritti seguono nuovi doveri, in un circolo virtuoso. In questo quadro si inseriscono anche le linee programmatiche sulla laicità dello stato.

Infine il partito si propone di attuare una politica più dura contro la criminalità organizzata in modo da garantire un più elevato di sicurezza del territorio italiano.

Il programma della lista è organizzato per punti ed elenca schematicamente gli interventi proposti in 20 settori diversi.

Il programma elettorale si basa su sette missioni, individuate da altrettante parole chiave: sviluppo, famiglia, sicurezza e giustizia, servizi, sud, federalismo e finanza pubblica. Ciascuna delle missioni è a sua volta suddivisa in punti programmatici che elencano, sinteticamente, gli obbiettivi della coalizione in quel determinato settore.

Questa lista caratterizza il proprio programma per un forte accento sulle tematiche del lavoro: fra le proposte quello di intervenire con gli strumenti a disposizione del governo per garantire un aumento dei salari netti, l'introduzione di una tassa patrimoniale, la riduzione delle ore lavorative e la reintroduzione della cosiddetta "scala mobile". Sempre a questo fine viene proposta l'assunzione di almeno 10.000 ispettori del lavoro e l'abrogazione di tutta la legislazione che permette forme di lavoro precarie.

I candidati di sinistra critica inoltre si impegnano, in caso di successo, a perseguire una politica sociale basata sul pubblico - compresa la nazionalizzazione delle imprese e l'investimento sull'edilizia pubblica - e sull'assoluta neutralità del paese in politica estera: abbandono della nato e ritiro immediato delle truppe.

La lista insiste sulla necessità del rispetto ambientale assoluto, anche a costo di bloccare alcune opere pubbliche già finanziate - come la TAV, sull'abrogazione della riforma universitaria del 3+2 e sull'investimento in un sistema di istruzione totalmente pubblico.

Il programma è chiuso con gli impegni sull'estensione dei diritti dei conviventi, sulla difesa della laicità e sulla depenalizzazione delle droghe leggere.

La lista si impegna a garantire maggiore potere di iniziativa e controllo da parte dei consumatori, che sono evidentemente il soggetto elettorale di riferimento dei candidati; nel programma vengono elencati pochi impegni astratti e alcune proposte concrete come quella dell'esposizione dell'indicazione del prezzo d'origine, oltre che del prezzo di vendita, dei prodotti.

Accanto all'impegno in favore dei consumatori la lista si propone di eliminare i costi, diretti e indiretti della politica, tramite un'azione riformatrice e moralizzatrice della società e della politica stessa di cui si chiede la responsabilizzazione mediante la previsione di sanzioni gravissime per gli abusi.

Il programma contiene anche gli impegni della lista negli altri ambiti: riforma e snellimento della pubblica amministrazione, investimenti e rafforzamento dell'intero percorso formativo, priorità agli investimenti nel meridione per le reti infrastrutturali, garantire la certezza della pena e la lotta alla mafia, aumentare la sicurezza sul lavoro, i salari e la percentuale di contratti a tempo indeterminato, favorendoli rispetto a quelli a tempo determinato.

Il programma del partito è articolato in 10 sezioni ognuna a sua volta suddivisa in un breve testo introduttivo seguito dall'esposizione schematica delle proposte operative avanzate dalla lista.

Fonti

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