Tragedia al porto di Genova: nave abbatte torre di controllo, morti e dispersi

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mercoledì 8 maggio 2013

La torre di controllo, crollata nell'impatto con la "Jolly Nero", in una foto del 2006.

È di 7 morti, 2 dispersi e 4 feriti il bilancio, ancora provvisorio, di un tragico incidente verificatosi nella tarda serata di ieri nel porto di Genova: erano le 23:15 quando una nave porta-container, la "Jolly Nero" della compagnia "Ignazio Messina", è entrata in collisione con la torre di controllo, facendola prima pendere e poi crollare in mare.

Secondo le prime ricostruzioni, il mercantile, diretto a Napoli, durante le operazioni di uscita dal porto si sarebbe avvitato su se stesso – forse a causa di un'avaria ai motori – andando poi ad impattare con la poppa contro la torre di controllo, una struttura in cemento armato dell'altezza di 50 metri.

Le vittime si trovavano tutte all'interno della torre: si tratta di militari della capitaneria di porto e di operatori civili. Tra l'altro, nel momento dell'incidente, all'interno dell'edificio si trovava un numero maggiore di persone rispetto al solito, in quanto si trattava dell'orario di cambio turno: molte di queste hanno trovato la morte all'interno di un ascensore.

I soccorritori hanno scavato sotto le macerie alla ricerca di vittime e superstiti per tutta la notte e per tutta la giornata di oggi: al momento, sono stati estratti 7 corpi, mentre due persone mancano ancora all'appello.

Le vittime accertate sono: Sergio Basso, 50 anni, Marco De Candusso, 35 anni, Daniele Fratantonio, 30 anni, Davide Morella, 33 anni, Michele Rabazza, 41 anni, Giuseppe Tusa, 30 anni, Maurizio Potenza, 56 anni. I dispersi sono Francesco Cetrola, di 37 anni, e Gianni Jacoviello, di 35, entrambi militari della guardia costiera e della capitaneria di porto.

Le persone rimaste ferite sono invece Raffaele Chiarlone, 36 anni, Enea Pecchi, 40 anni, Giorgio Meo, 37 anni e Gabriele Russo, 34 anni di Messina. Sono tutti ricoverati (alcuni di loro in condizioni serie, ma fortunatamente non in pericolo di vita) nell'ospedale di Sampierdarena.

Nello strazio dei parenti delle vittime, un dramma nel dramma: quello dei familiari dell'operatore radio piloti Maurizio Potenza, 50 anni, che all'ultimo momento aveva sostituito un collega. Al figlio, infatti, nel corso della mattinata era stato comunicato che il congiunto era stato estratto in gravi condizioni, ma comunque vivo, dalle macerie; poi, nel pomeriggio, la tragica scoperta che l'uomo era tra le vittime del crollo.

Il procuratore di Genova ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo plurimo nei confronti del comandante e del pilota della "Jolly Nero".

Sul luogo della sciagura si è recato anche il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Lupi.

Fonti[modifica]