Treviglio: ripetente colpisce l'insegnante, sospeso tredicenne

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martedì 23 ottobre 2018

Il complesso dell'ospedale di Treviglio-Caravaggio

Uno studente si è scagliato contro un professore colpendolo al naso con un pugno, dopo che lo stesso lo aveva invitato ad allontanarsi dalla classe perché disturbava la lezione. Il fatto è avvenuto giovedì scorso nella secondaria di primo grado Cameroni di Treviglio, nella provincia di Bergamo.

Il professore Valentino Fimiani, in servizio nell'istituto da alcuni giorni, aveva già richiamato lo studente facendolo poi uscire dall'aula: dopo alcuni minuti lo ha fatto rientrare, ma lo stesso non ha cambiato atteggiamento. Dopo un ennesimo richiamo, il ragazzo ha cominciato a cercare di colpire il docente con delle palline di carta, e quando l'insegnante gli si è avvicinato per farlo uscire una seconda volta, il ragazzo lo ha preso prima a calci e schiaffi, colpendolo infine con un pugno al naso. Il professore si è quindi recato al Pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio per gli accertamenti del caso, che, fortunatamente, scongiuravano la frattura.

Il docente è stato intervistato, ma non avrebbe voluto parlare dell'accaduto: dalla sua voce si percepivano l’imbarazzo e la difficoltà nel gestire una situazione di questo tipo. Durante i suoi anni di insegnamento non gli era mai successo niente del genere.

Lo scorso aprile il ragazzo era già stato sospeso per tre settimane perché aveva preso di mira una insegnante d’inglese durante le ore di recupero: in quell'occasione si era arrabbiato perché i compagni gli avevano nascosto lo zaino per fargli uno scherzo. Quando l’insegnante lo aveva richiamato, lui l’aveva spintonata e offesa. Dopo quella sospensione lo studente non è rientrato a scuola; è stato bocciato a giugno e a settembre ha iniziato a frequentare nuovamente la seconda media, ma questa volta in un'altra sezione.

La dirigente scolastica, Donatella Finardi, dichiara che, come già avvenuto in aprile, la scuola ha provveduto anche in questo caso a sospendere per tre settimane l’allievo. I genitori degli studenti sono però in agitazione e vogliono spiegazioni su quanto successo. Una mamma si chiede come si possa fare a proseguire l’anno scolastico con una situazione come questa: i figli sono spaventati.

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Fonti[modifica]