Vertice NATO a Lisbona, Stati Uniti e Russia verso l'intesa

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Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il Presidente dell'Afghanistan Hamid Karzai, il segretario di stato americano Hillary Clinton e il Generale David Petraeus si incontrano al vertice NATO di Lisbona.

sabato 20 novembre 2010 La guerra fredda è davvero finita. A 21 anni dal crollo del Muro di Berlino la NATO ha definito una nuova Strategia, identificando le minacce del XXI secolo ed ha aperto le porte alla Russia. La sicurezza occidentale è "indivisibile" da quella russa, è stato ripetuto a Lisbona, dove è stata offerta al Cremlino un'intesa politica che si basa su due elementi: un comune mini-Scudo regionale e su un impegno più attivo in Afghanistan. I russi sono stati quasi sorpresi da questa accelerata impressa dagli occidentali e da così ampie aperture, primo frutto della nuova politica del "reset" voluta da Barack Obama. Hanno, però, accettato di confrontarsi in modo trasparente tenendo a mente sia l'isolamento in cui si trovarono per le scelte unilateraliste di George W. Bush dal 2006 al 2008 sia ricordando gli enormi problemi provocati dalle infiltrazioni radicali in Asia centrale ed in Caucaso dopo la presa di Kabul nel 1996. Intanto Mosca ha concesso più ampie possibilità logistiche di transito per la Nato, che inizia a ritirarsi dall'Afghanistan a partire dal 2011. Poi ha dato disponibilità a studiare gli aspetti tecnico-militari per il mini-Scudo. Il presidente Usa Obama ha invitato il Senato a ratificare l'accordo START II, firmato con il Cremlino in primavera, entro la fine dell'anno. Se ciò non avvenisse, ha detto Medvedev in conferenza stampa a Lisbona, "il mondo di certo non sarebbe più sicuro".


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