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Yellowstone: i grizzly escono dalla lista delle specie in via d'estinzione

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1 marzo 2006

Un Ursus arctos

Quando è stato inaugurato il Parco Nazionale di Yellowstone, si pensava che l'apertura di quest'area fosse un'occasione per preservare alcune specie rare; un secolo dopo molte specie erano protette, perché in via d'estinzione.

Oggi però, facendo alcune statistiche, si è notato che l'incremento della fauna è un dato non da sottovalutare: per fare un esempio, dal 1975 ad oggi i grizzly (Ursus arctos horribilis), una specie famosa del parco, sono raddoppiati di numero.

È stato stimato infatti che ogni anno la popolazione di questi orsi cresce del 4-6%, tanto da permettere in 30 anni (dal 1975 sino ad oggi) una crescita da 300 grizzly, nel 1975, a più di 600 esemplari oggi.

Le autorità statunitensi stanno perciò avviando le procedure di riapertura per la caccia all'orso ed hanno già rimosso il grizzly dalla lista dell'Endangered Species Act, la legge che fa proteggere le specie animali che rischiano l'estinzione.

Molti ambientalisti sostengono che procedendo in questa maniera, fra pochi mesi il grizzly sarà nuovamente inserito nella lista degli animali che rischiano l'estinzione, perché in tutti i 3 Stati che comprendono il Parco (Montana, Idaho e Wyoming), il Governo è di comune accordo sulla riapertura della caccia e in tutti i 3 ci sono cacciatori pronti a mettere in bacheca un nuovo trofeo.

Fonti

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