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Caso Chiara Poggi: per il Procuratore della Repubblica è stato un atto di follia

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sabato 1 settembre 2007

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Alfonso Lauro, intervistato a Studio Aperto, ha affermato che l'omicidio di Chiara Poggi "è avvenuto in un momento di follia". Secondo il procuratore della Repubblica di Vigevano non si è trattato di "vendette, gelosie o cose simili" ma di un gesto effettuato privo di movente, data l'efferatezza del crimine.

Il magistrato ha anche aggiunto che "l'unico ambito" in cui è possibile effettuare ricerche "è quello del contesto familiare o amicale e simili" riferendosi al fatto che le ricerche sono state concentrate soprattutto su Alberto Stasi, fidanzato della Poggi, e sulle gemelle Stefania e Paola Cappa, diventate famose per il fotomontaggio che le ritrae con Chiara.

Il titolare dell'inchiesta fa notare che la famiglia Poggi è "normalissima" e non sono presenti all'interno del nucleo familiare "anomalie di relazioni e rapporti" e che il brutale delitto potrebbe essere stato effettuato da "chiunque".

Alle accuse di lentezza Lauro ha risposto che il "sistema processuale penale" italiano è "estremamente garantista e estremamente farraginoso" e "da rivedere" completamente. Inoltre propone ai giornalisti, alla magistratura e ai legali di creare "un codice deontologico" al fine di raggiungere "un punto di certezza tra i nostri interessi contrastanti".

Fonti