Rubygate
Lo scandalo Rubygate è il nome dato allo scandalo sessuale che ha coinvolto il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, Silvio Berlusconi, per l'accusa di aver pagato per fare sesso tra febbraio e maggio 2010 con una ballerina di night club minorenne, Karima El Mahroug - conosciuta anche con il nome d'arte Ruby Rubacuori, così come con tante altre ragazze giovani che frequentano le feste private organizzate nelle sua ville. C'è un'indagine in corso e Berlusconi e alcuni dei suoi soci, il giornalista Emilio Fede, il manager Lele Mora e il consigliere regionale del PdL Nicole Minetti, sono ora di fronte ad accuse penali per abuso di posizione, lo sfruttamento della prostituzione e lo sfruttamento sessuale di minori. Mentre gli inquirenti sostengono di avere prove schiaccianti, gli avvocati di Berlusconi negano le accuse, ritenendo l'inchiesta assurda e priva di fondamento.
Scandalo
[modifica]Il 27 maggio 2010, Karima El Mahroug, una danzatrice del ventre professionista nata il 1 novembre 1992 in Marocco, nota anche per il suo nome d'arte di "Ruby Rubacuori" è stata arrestata dalla polizia di Milano dopo essere stata accusata del furto di tremila euro. Dal momento che non aveva con sé tutti i documenti, è stata portata in questura per individuare e confermare la sua identità. Accertata la minore età della ragazza, il magistrato dispose l'affidamento secondo le normali procedure, ovvero data l'assenza dei genitori o di prossimi congiunti, l'accompagnamento in un centro di accoglienza per i minorenni. Dopo un paio d'ore, Berlusconi, che in quel momento si trovava a Parigi, chiamò lui stesso il capo della polizia di Milano e fece pressioni per la sua liberazione, affermando che la ragazza era la nipote del Presidente egiziano Hosni Mubarak e che, al fine di evitare una crisi diplomatica, doveva essere affidata a Nicole Minetti, la consigliera della regione Lombardia del partito PdL di Berlusconi.
In seguito alle due telefonate da parte del presidente Berlusconi alle autorità di polizia la giovane è stata rilasciata e affidata a Nicole Minetti, che però poi, invece di prendersene cura, l'ha riportata dalla prostituta brasiliana Michelle Conceicao de Oliveira con la quale la ragazza già conviveva.
Secondo una serie di rapporti dei media nel mese di ottobre 2010, Berlusconi avrebbe incontrato Ruby, allora diciassettenne, attraverso Nicole Minetti. Ruby ha insistito sul fatto che lei non avrebbe mai avuto rapporti sessuali con il primo ministro di 74 anni, ma ha detto a giornali italiani di aver frequentato le cene nella casa di Silvio Berlusconi ad Arcore. Ruby ha detto che Berlusconi, dopo una di queste cene, la portò al piano di sopra e le diede una busta contenente 7.000 €.
Nel gennaio del 2011, il Presidente Berlusconi è stato messo sotto inchiesta penale con l'accusa di aver fatto sesso con una prostituta minorenne (favoreggiamento della prostituzione minorile) e per abuso d'ufficio relative al suo rilascio dalla detenzione (concussione aggravata). Il Pubblico ministero accusa Berlusconi di aver abusato della qualità e non della funzione di Presidente del Consiglio e questo per coprire un altro reato, ovvero l'aver fatto sesso con una prostituta minorenne. Gli avvocati di Berlusconi si sono affrettati a negare le accuse come "assurde e senza fondamento" e hanno definito l'inchiesta "un grave pregiudizio alla vita privata del primo ministro senza precedenti nella storia giudiziaria del Paese".
Rinvio a giudizio
[modifica]Il 15 febbraio 2011 Silvio Berlusconi viene rinviato a giudizio con rito immediato, per entrambe le accuse di concussione aggravata e di favoreggiamento della prostituzione minorile, passando così da indagato a imputato, con un decreto depositato dal giudice per le indagini preliminari Cristina Di Censo. La prima udienza viene fissata per il 6 aprile.
Articoli correlati
[modifica]- «Berlusconi sulla minorenne Ruby: solo un gesto di buon cuore. Io aiuto i bisognosi» – Wikinotizie, 29 ottobre 2010
Fonti
[modifica]- Luigi Ferrarella, Giuseppe Guastella «Feste e ragazze, indagati Lele Mora e Fede» – Corriere della Sera, 28 ottobre 2010.
- Giuseppe Guastella (ha collaborato Federico Berni) «Ruby, una vita in fuga da tutto «Salvata» dall'amica Minetti» – Corriere della Sera, 29 ottobre 2010.
- Paolo Berizzi «"Silvio mi disse: vai in questura e chiedi di prenderla in affido"» – la Repubblica, 30 ottobre 2010.
- Alessandra Coppola «La Fiorillo: Ruby? Ricordo tutto Mai autorizzato l'affidamento» – Corriere della Sera, 14 novembre 2010.
- Luigi Ferrarella «Caso Ruby, Berlusconi indagato» – Corriere della Sera, 14 gennaio 2011.
- Giuseppe Guastella ««Ruby, le telefonate, i bonifici»» – Corriere della Sera, 17 febbraio 2011.
- «Le carte del giudizio immediato» – Corriere della Sera, 17 febbraio 2011.