WMI Caserta 2008: intervista al nuovo direttivo

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intervista a cura di Staff W@H

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giovedì 2 ottobre 2008

I due neoeletti presenti: Nemo in primo piano, Frieda alle sue spalle

Quattro neoeletti al direttivo 2008/09, il segretario Luca Sileni, il tesoriere Federico Leva, la presidente Frieda Brioschi e Maurizio Codogno, rispondono alle domande post-assemblea dello staff W@H.

W@H: Credete che riusciremo ad ottenere lo stato di ONLUS entro i termini del vostro mandato o ci vorrà più tempo?

Luca Sileni: Secondo me tutto dipenderà dalla possibilità di organizzare un'assemblea altamente "frequentata" che consenta di apportare le giuste modifiche al nostro statuto.
Federico Leva: Dobbiamo riuscirci. L'assemblea di marzo per il bilancio dovrà essere assemblea straordinaria per approvare le modifiche statutarie. Questo significa che la dovremo convocare entro gennaio (all'inizio di gennaio), e quindi che entro dicembre dovremo aver già stabilito nei dettagli gli emendamenti da approvare (senza la possibilità di modificarli in seguito, probabilmente), e sapere già quantomeno dove e quando la facciamo. A questo scopo, dobbiamo vedere se (come credo) sarà possibile il voto elettronico; nel malaugurato caso che non fosse possibile, dovremo non solo invitare molto calorosamente i soci a delegare (organizzando meglio la cosa, con una lista in wikina di soci presenti e delegabili con numero di deleghe già ricevute, per evitare deleghe al buio a soci che ne hanno già 3, come successo all'ultima assemblea), ma anche essere pronti a comprar loro i biglietti del treno (approfittando di uno sconto comitiva) e/o ad affittare un autobus di linea per portarli a destinazione e poi a casa. In ogni caso, però, dovremo presto aprire una pagina in cui chiedere consigli ai soci su quando e dove preferiscono fare l'assemblea (a Roma, perché ci sono tutti i diretti del mondo? a Firenze, perché è centrale ed è il nostro baricentro? a Bologna, per sfruttare il nuovo Eurostar?), e soprattutto invitare la gente a fare proposte concrete.
Frieda Brioschi: Sì. Ho l'impressione che il nostro tesoriere sia molto motivato a raggiungere questo obiettivo. Se proprio dovessimo mancarlo a fine mandato, saremo comunque in dirittura d'arrivo.
Maurizio Codogno Spero che riusciremo a fare quanto in nostro potere per arrivare a modificare il nostro statuto secondo le normative delle ONLUS: naturalmente ci sono altri punti - la presenza di sufficienti soci all'assemblea per la modifica dello statuto, e l'iter burocratico - su cui abbiamo meno potere.

W@H: Quale pensate sia il consuntivo di questa puntata a sud di WMI?

F.L.: Una proposta concreta è stata quella di VirtualSkiz per la scorsa assemblea: l'organizzazione è stata eccellente, anche se non siamo riusciti a fare lo streaming. È stato giusto non vanificare i suoi sforzi, e non c'era motivo per mettersi a organizzare un'assemblea da un'altra parte. Non so quanto questa assemblea abbia reso WMI "più meridionale", anche se abbiamo avuto tre nuovi iscritti, però è stata un'esperienza positiva, per chi vi ha partecipato. Certo, non si potrà fare sempre.
F.B.: Per una volta credo sia stata una scelta costosa, in termini di presenze all'assemblea. Probabilmente la raggiungibilità del luogo ci ha un po' penalizzato. Personalmente mi è spiaciuto non avere né il direttivo uscente al completo, né tutti i candidati presenti; immagino che in questo caso sia stato più un problema di data che di luogo, ma il dubbio rimane. Ho sempre caldeggiato l'avere l'assemblea dai "dintorni di Roma" in giù e non me lo rimangio ancora.
M.C.: non essendo stato presente, non posso rispondere.

W@H: Avete già dei progetti per migliorare i rapporti con le altre realtà internazionali?

L.S.: Stiamo pensando di chiedere a Cruccone di intrattenere i nostri rapporti con la WMF e con le altre realtà estere. A mio avviso ci sarà da lavorare molto per migliorare e chiarificare i rapporti con "mamma foundation", sono comunque ottimista.
F.L.: Ci sono tante piccole cose da fare: seguire Internal, scrivere relazioni alla WMF (obbligatorie, che io sappia, ma non deve essere solo una camicia di forza), tradurre parzialmente Wikimedia news, fare segnalazioni alla Wikizine, migliorare le nostre pagine in Meta, premere per un nostro candidato al ChapCom. In generale, parlare di più agli altri capitoli: ad esempio, WM-FR sta cercando una piattaforma di voto elettronico, perciò forse i nostri soci che se ne intendono e si sono interessati all'argomento potrebbero cercare di parlare con loro. Mi è dispiaciuto che Ilario non sia riuscito a parlarci di WM-DE in assemblea, però ci sono delle cose che potremmo copiare, come ad esempio la lista di diffusione aperta ai non soci (che non so come funzioni). Credo che se riuscissimo a parlare di più riusciremmo anche a premere unitariamente sulla WMF in favore del decentramento.
F.B.: Non ancora ma metterò le mie conoscenze a disposizione dell'associazione, ovviamente.
M.C.: Più che WMF, vorrei sentire direttamente i capitoli nazionali "più vicini" a noi, per sfruttare cosa hanno fatto. Insomma, più un wikifederalismo che altro.

W@H: "Lo scopo di WMI è (principalmente) quello di raccogliere soldi per WMF". Cosa pensate di questa affermazione?

L.S.: Penso che sia errata. Lo scopo principale di WMI è la promozione della cultura libera in Italia. Questo implica (anche) il sostegno economico alla foundation ma non può essere ricondotto ad unico scopo della nostra associazione.
F.L.: Col principalmente, è molto vero: i siti della WMF sono i progetti piú concreti e con effetti più vasti a cui noi wikimediani ci dedichiamo, e nonostante tutto quello che si può dire sulla sua burocrazia, resta il fatto che la WMF mantiene come scopo ed effetto principale quello di far funzionare i nostri progetti. Dobbiamo insegnarle a farlo sempre meglio, come detto nel punto precedente, perché ci sono cose che si possono fare solo localmente, come il rapporto con la scuola, le alleanze con altre associazioni e altre persone che la pensano come noi, la liberazione di sapere esistente (ad esempio la Pinacoteca Ambrosiana) e la produzione di nuovo sapere libero (ad esempio attraverso dei bandi per lo sviluppo di MediaWiki o altro, come fatto da WM-DE per la FlaggedRevisions).
F.B.: Non mi trova per nulla d'accordo. Lo scopo principale di WMI è diffondere la conoscenza libera, tutto il resto, compresi gli interessi economici di WMF, viene dopo. Ritengo, per altro, che WMF abbia già un nutrito staff pagato per trovare nuove donazioni, mi sembra piuttosto limitato che si limitino a pressare i chapter.
M.C.: se questa è la percezione, qualcosa di vero ci deve essere. Quello che probabilmente ci manca come WMI è riuscire a spingere ancora di più sulla promozione di Wikipedia indipendentemente dalle offerte (che tanto vanno poi per la maggior parte a WMF).

W@H: Le dimissioni di Frieda[1][2], secondo voi, che effetto avranno sui rapporti con il board di WMF e gli altri chapter?

L.S.: Con la foundation nessuno, Frieda non se n'è andata sbattendo la porta, ha semplicemente fatto notare come in effetti il board fosse a volte inconcludente. Nei rapporti con gli altri chapter solo effetti positivi, la nostra presidentessa ha rafforzato il suo ruolo internazionale, è ben conosciuta in molte realtà wiki al di fuori dell'Italia e costituirà certamente un importante punto di riferimento per i contatti con le altre "wikimedia".
F.L.: Forse c'eravamo aspettati troppo da questa elezione: la WMF è ancora giovane e si sta strutturando solo in questi anni, perciò ha molti problemi e poche energie per quelli che secondo noi sono più importanti; non è possibile renderla magicamente come vorremmo che fosse, neanche con un posto nel Board. Sarebbe stato necessario un costante e difficilissimo lavoro dall'interno, che comunque non può avere nessuna forza senza un rapporto costante con la comunità. Purtroppo la comunità spesso non approfitta delle occasioni che WMF dà per esprimersi (basta vedere il numero di appelli vani di Anthère in foundation-l): dobbiamo costruire un rapporto proficuo fra la WMF e il basso, e probabilmente i capitoli locali sono il sistema migliore per farlo. Forse la WMF l'ha intuito, e i posti nel Board che ha assegnato ai capitoli locali mi sembrano un invito ad aiutarla; almeno, noi dobbiamo fare in modo che sia così. Può darsi che con Frieda nel board sarebbe stato più facile; oppure che sarà più facile adesso che non abbiamo l'illusione di poter fare a meno di un difficile e frustrante lavoro dal basso, soprattutto se Frieda condividerà con tutta la comunità ciò che ha ricavato dalla propria esperienza.
M.C.: Boh. Ma è così importante?

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Note

  1. http://lists.wikimedia.org/pipermail/foundation-l/2008-September/045758.html
  2. http://lists.wikimedia.org/pipermail/foundation-l/2008-September/045892.html
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