Striscia di Gaza: colpita sede Unrwa. Per l'Egitto la tregua è vicina

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Operazione Piombo fuso
Striscia di Gaza

Continua l'Operazione piombo fuso dell'esercito israeliano all'interno della Striscia di Gaza, volta a stroncare Hamas. Ad oggi le fonti mediche contano 1038 morti e oltre 3000 feriti.

Stamattina i soldati di Tsahal sono entrati nei quartieri di Gaza City e migliaia di residenti palestinesi sono fuggiti dalle proprie case.

Nel pomeriggio sono stati colpiti dall'artiglieria israeliana la sede centrale della Mezza Luna Rossa e il vicino ospedale di Tell Al Hawa nel centro di Gaza City.

Ehud Barak, ministro della difesa, ha espresso al segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, che si è detto scandalizzato del fatto, le scuse d'Israele per il fatto, definendolo «un grave errore».

Il Venezuela ha interrotto le relazioni diplomatiche con Israele per protestare contro gli attacchi a Gaza.

In giornata è arrivato al Cairo il mediatore israeliano Amos Gilad per trattare un cessate il fuoco con il capo dei servizi segreti egiziani, Omar Suleiman, che fa da mediatore con i rappresentanti di Hamas. Mohammed Nassal, esponente di Hamas a Damasco: «Siamo infine un movimento di resistenza. Fino a che i territori palestinesi sono occupati, noi abbiamo il diritto di impegnarci in una azione di resistenza».

Nella serata è giunta la notizia che è stato ucciso da un'operazione congiunta di Shin Bet e IDF ministro dell'Interno di Hamas Said Siam, responsabile di 13.000 agenti di polizia di Hamas. Oltre a lui sono stati eliminati il capo dell'apparato di sicurezza, Salah Abu Shreh, e il capo dell'ala militare, Mahmoud Watfah. Le Brigate Ezzed al-Qassam hanno annunciato vendetta: «Il suo sangue non sarà versato invano. Non risponderemo con le parole ma con atti concreti».

Secondo l'esercito israeliano l'operazione Piombo Fuso ha portato alla distruzione di 2.500 obiettivi, compresi 250 tunnel di contrabbando.

Hamas si è detta disposta ad un cessate il fuoco (non si precisa se hudna o tahdia) di un anno, con possibilità di rinnovamento, qualora Israele abbandonasse la striscia entro 5-7 giorni e ponesse fine al blocco dell'area.

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