Striscia di Gaza: iniziata l'offensiva israeliana

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sabato 27 dicembre 2008

Operazione Piombo fuso
Striscia di Gaza

È scattato stamattina, in pieno shabbat ebraico, alle 11.30 ora locale (10.30 in Italia) il bombardamento israeliano sulla Striscia di Gaza (nome in codice "Operazione Piombo Fuso"), che lo Stato ebraico dichiara volto a colpire e sostituire l'organizzazione Hamas ed a evitare il lancio di razzi sul proprio territorio.

Tra gli obiettivi colpiti dagli oltre 30 missili lanciati dall'aviazione israeliana vi sono numerose caserme di Hamas e il porto di Gaza. Secondo fonti mediche il bilancio della giornata è di 195 morti, mentre dall'altro lato del confine dei razzi lanciati su una casa a Netivot hanno provocato un morto.

Un portavoce dell'esercito israeliano: «Le forze armate continueranno le operazioni contro il terrorismo sulla base di costanti valutazioni dello stato maggiore. L'operazione continuerà, sarà ampliata e approfondita, secondo le necessità. Tutti gli aerei che hanno preso parte all'operazione sono tornati senza danni alle loro basi. Gli attacchi aerei sono attuati in seguito alla continuazione delle attività terroristiche di Hamas dalla striscia di Gaza, il proseguimento dei tiri di razzi contro la popolazione civile nei villaggi e nelle città nel sud del paese. Gli obiettivi che sono stati attaccati erano stati individuati dai servizi informazione negli scorsi mesi e comprendono terroristi di Hamas che operavano da basi, comandi, basi di addestramento e arsenali bellici. Il governo di Hamas, i suoi capi e i suoi miliziani attuano il terrorismo, agendo da tempo all'interno della popolazione civile, hanno la sola responsabilità per la reazione militare israeliana, che è necessaria per tutelare le esigenze di sicurezza di Israele e dei suoi cittadini».

La reazione di Hamas e di altre fazioni estremiste palestinesi è stata di ordinare una "vendetta" per l'attacco subito. Da Damasco Abu Marzuk: «Difenderemo le nostre donne e i nostri bambini con tutti i mezzi necessari. La nostra reazione stupirà il mondo. Colpiremo con ogni mezzo, inclusi i missili a lunga gittata»

Da Ramallah, il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen definisce "un'aggressione" i raid, e chiede aiuto alla comunità internazionale per fermare il massacro.

Sebbene l'Egitto ufficialmente condanni l'operazione israeliana, il ministro degli esteri, ha avvertito Hamas che se non avessero smesso il lancio di Qassam e di mortai, si sarebbero dovuti assumere la responsabilità dei loro gesti.

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Fonti[modifica]

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