Stuprata una diciassettenne francese a Capri

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La Piazzetta, centro e icona della vita notturna caprese

sabato 7 agosto 2010

Capri. Connie, diciassettenne francese in vacanza sulla rinomata isola del golfo di Napoli, ha subito uno stupro nella notte tra il 6 e il 7 agosto. La ragazza è stata rinvenuta al mattino da un netturbino, abbandonata per terra, in stato di semi-incoscienza e sotto intossicazione alcolica, dimentica di ogni dettaglio dell'evento. La giovane trascorreva le vacanze dopo aver appena finito il liceo, già in procinto di iniziare l'università. Era a Capri in compagnia di due amiche, una delle quali divideva con lei la stanza d'albergo, mentre l'altra, insieme al fidanzato italiano, era ospite di un altro hotel

Gli esami in ospedale hanno confermato la violenza sessuale: per curarne le lesioni, i medici hanno dovuto ricorrere all'applicazione di cinque punti di sutura. Ne è seguita la denuncia obbligatoria alle forze dell'ordine, che hanno dato inizio alle indagini esaminando le immagini casualmente riprese delle varie videocamere di sorveglianza installate sull'isola e servendosi delle testimonianze fornite dalla comitiva con cui la ragazza aveva trascorso la serata in giro tra alcune esclusive discoteche dell'isola, il Lambertu e Le Clochard: del gruppo di ragazzi facevano parte, oltre alle amiche connazionali, alcuni rampolli della Napoli-bene

Lo stupro sarebbe avvenuto in via Ignazio Cerio, una traversa di via Camerelle, la rinomata via delle boutique e dello shopping caprese, a breve distanza dalla famosa Piazzetta, celebre epicentri attorno a cui ruota la vita mondana e notturna della Capri modaiola e godereccia.

I sospetti si sono presto appuntati su un diciassettenne napoletano, identificato come figlio di un noto e facoltoso professionista di Posillipo: il ragazzo, rintracciato in una villa di amici ad Anacapri, è stato sottoposto a interrogatorio dal tardo pomeriggio del 7 agosto. Inizialmente ha sostenuto di non ricordare nulla della serata; poi è stato messo di fronte alle registrazioni delle videocamere di sorveglianza, una delle quali lo aveva ripreso all'interno del lussuoso Hotel Quisisana mentre chiedeva di potersi lavare le mani insanguinate. Di fronte alle evidenze video, ha fatto alcune ammissioni che hanno determinato l'adozione del provvedimento restrittivo di fermo di polizia, emesso nei suoi confronti dal Tribunale dei minori del capoluogo campano.

Secondo la ricostruzione cronachistica, la ragazza avrebbe respinto decisamente le prime avance e insistenze del giovane, degenerate poi in approcci violenti di fronte ai recisi dinieghi: incalzata, la ragazza ha cercato di sottrarsi allo stupro dimenandosi e urlando, ma le sue invocazioni sono cadute nel vuoto di fronte a quello che le fonti giornalistiche definiscono un muro di silenzio e omertà opposto in pieno centro abitato.

Dopo il fermo e l'interrogatorio il minore è stato affidato al Centro di prima accoglienza di via dei Colli Aminei. Intanto Connie ha lasciato l'isola insieme alla sua compagnia, definitivamente. La giovane vittima dello stupro avrebbe promesso infatti di non rimettere mai più piede sull'isola.

Fonti[modifica]