Aiuti all'Africa: Italia e Francia accusate di ridurre le donazioni

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giovedì 11 giugno 2009

L'Italia e la Francia, secondo quanto riferisce l'associazione benefica guidata dal frontman del gruppo musicale U2 Bono Vox, avrebbero drasticamente ridotto le donazioni, che ammontavano a 25 miliardi di dollari, in favore dei paesi dell'Africa, rispetto alle promesse fatte nel corso della riunione del G8 del 2005. «L'Italia, che vuole porre ai margini del G8 la discussione sugli aiuti ai paesi dell'Africa, non ha la credibilità necessaria per tenere discussioni in merito», recita un passaggio del comunicato diffuso.

Nel corso della conferenza stampa con il leader libico Muammar Gheddafi, il premier Silvio Berlusconi ha dichiarato che si tratta di «un grande problema che richiede un decisivo intervento da parte dei paesi più fortunati», e che «i soli aiuti economici non aiutano l'Africa ad uscire dal problema». Il Cavaliere ha poi lanciato una dura invettiva contro alcuni capi di Stato e governo del continente africano, accusandoli di riversare gli aiuti sui «conti svizzeri invece di usarli per aiutare le proprie nazioni».

Gli aiuti internazionali all'Africa nel quadriennio 2005-2009 non sono però complessivamente diminuiti, al contrario hanno permesso la scolarizzazione di 34 milioni di bambini e l'estensione delle cure per l'AIDS ad altri tre milioni. Il problema principale è però la corruzione, stimata in 150 miliardi di dollari all'anno, che vanifica di fatto la cancellazione del debito estero e gli aiuti dei paesi occidentali.

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