Benedetto XVI annuncia il suo ritiro dal pontificato

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lunedì 11 febbraio 2013

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Papa Benedetto XVI nel palazzo apostolico
Benedetto XVI a Zagabria, nel 2011

Questa mattina il papa Benedetto XVI ha annunciato le sue prossime dimissioni dal pontificato.

La notizia è stata diffusa dall'agenzia ANSA alle 11:46 italiane grazie alla giornalista Giovanna Chirri, che stava seguendo il concistoro di canonizzazione dalla sala stampa vaticana, ed è stata immediatamente ripresa dalle principali testate giornalistiche mondiali[1], oltre che commentata da milioni di persone tramite i social network.

Il concistoro[modifica]

Questa mattina il pontefice aveva preso parte ad un concistoro per tre canonizzazioni, tra cui quelle di Laura di Santa Caterina da Siena e María Guadalupe García Zavala, al secolo Maria Laura Montoya y Upeguí e Anastasia García Zavala, due religiose sudamericane già proclamate beate da Giovanni Paolo II nel 2004.

La terza canonizzazione in programma è stata quella di Antonio Primaldo e degli altri martiri di Otranto, gli ottocento salentini uccisi per aver rifiutato la conversione all'Islam dopo la caduta della loro città in mano ai Turchi nel 1480 e già beatificati nel 1771 da papa Clemente XIV.

Con la formula latina prevista, il papa ha annunciato durante il concistoro che i beati saranno canonizzati il 12 maggio del 2013[2].

La rinuncia[modifica]

Il papa, durante il concistoro, ha annunciato la sua decisione, di grande importanza per la vita della Chiesa. Nella sua dichiarazione, in latino, ha attribuito all'età e alle sue condizioni fisiche le motivazioni di tale gesto.

« Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando.

Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato.

Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro. »

Benedetto XVI ha annunciato il suo ritiro per il 28 febbraio 2013 alle ore 20:00, quando la sede di San Pietro sarà nuovamente vacante e potrà essere regolarmente convocato il conclave per l'elezione del nuovo papa.

Il papa ha ringraziato per l'affetto che gli è stato dedicato e ha chiesto perdono per i propri difetti, prima concludere invocando la cura di Gesù Cristo sulla Chiesa e quella di Maria sui Cardinali.

Il pontificato[modifica]

Il cardinale Ratzinger, nel 2003

Joseph Aloisius Ratzinger, nato a Marktl nel 1927, venne creato cardinale il 27 giugno 1977 da papa Paolo VI, che lo definì un «insigne maestro di teologia».

Durante il papato di Giovanni Paolo II, Ratzinger era stato nominato Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede ed eletto Decano del Collegio Cardinalizio.

A seguito della morte proprio di Giovanni Paolo II si era tenuto il conclave del 2005: nel pomeriggio del secondo giorno, il 19 aprile 2005, al quarto scrutinio, Ratzinger venne eletto pontefice. Alle 17:56 venne dato l'annuncio con la tradizionale fumata bianca del comignolo della Cappella Sistina. Dopo la sua elezione, Ratzinger scelse il nome di papa "Benedetto XVI".

Prima di Benedetto XVI, altri papi hanno rinunciato all'ufficio di Romano Pontefice[3]: il più noto è stato papa Celestino V, che aveva rinunciato al suo ministero dopo soli 5 mesi, nel 1294, e l'ultimo Gregorio XII nel 1415.

Le reazioni[modifica]

"Il Papa ci ha preso un po' di sopresa. Dice che il vigore fisico negli ultimi mesi è diminuito" e "questo forse anche noi lo avevamo notato. Un po' di stanchezza e affaticamento maggiore rispetto al passato", ha commentato padre Federico Lombardi, aprendo la conferenza stampa. Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio, ha definito la decisione come "Un fulmine a ciel sereno".

Giorgio Napolitano ha commentato con queste parole: "Un grande coraggio e da parte mia grandissimo rispetto"; il presidente del consiglio italiano Mario Monti si dice invece "molto scosso da questa notizia inattesa", mentre il governo tedesco "reagisce con emozione e turbamento".

Fonti[modifica]

Note[modifica]

  1. «Papa:flash Ansa, in pochi secondi TopNews». ANSA, 11 febbraio 2013.
  2. «Papa, martiri Otranto santi il 12 maggio». ANSA, 11 febbraio 2013.
  3. Per la presenza di casi al limite tra rinuncia e rimozione forzata e di altri con fonti storiche discordi, il risultato di un eventuale conteggio dipende dal criterio di inclusione adottato.

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