Birmania, il più grande sequestro di droghe sintetiche del Sud-est asiatico

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martedì 19 maggio 2020

Cristalli di metanfetamina, assimilabili in diversi modi: fumandoli, ingerendoli, sniffandoli, iniettandoseli o tramite somministrazione rettale

Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC), in Birmania è stato effettuato il più grande sequestro di droghe sintetiche del Sud-est asiatico, che ha rivelato una produzione «senza precedenti» di oppioidi nella zona.

La dose letale di Fentanyl corrisponde a 2 milligrammi

Tra i mesi di febbraio e aprile 2020, le autorità hanno investigato sul traffico di droghe nel Paese, facendo irruzione nei laboratori illegali situati a Kutkai, nello stato dello Shan, portando al sequestro di 200 milioni di dosi di metanfetamina, 500 chilogrammi di cristalli di metanfetamina, 300 chilogrammi di eroina, e 3.750 litri di 3-metilfentanil, oppioide usato per produrre il fentanyl, il farmaco oppioide cento volte più potente della morfina che uccise il cantante Prince.

Jeremy Douglas, rappresentante dell'UNODC per il Sud-est asiatico e Pacifico, ha dichiarato: «ciò che è stato scoperto attraverso questa operazione è davvero fuori dagli schemi», aggiungendo che è stato portato alla luce un tentativo di produzione di oppiacei sintetici «senza precedenti». In aggiunta ai sequestri, sono state arrestate 33 persone.

La Birmania è la seconda produttrice mondiale di eroina dopo l'Afghanistan, e ad oggi è ritenuta la fonte principale di metanfetamina nel mondo. Le droghe "Made in Myanmar" vengono trafficate appoggiandosi ai paesi confinanti: Thailandia, Bangladesh e Cina, alimentando un circolo di dipendenza, corruzione e riciclaggio di denaro.

Fonti[modifica]