Carlo Giovanardi, gli risponde Stefano Vaccari
L'ex senatore Carlo Giovanardi, di Modena, ha ricevuto un messaggio pubblico da parte di Stefano Vaccari, di Modena. Quest'ultimo è il responsabile organizzativo del partito PD (a livello nazionale).
Il testo del messaggio citato contiene dei distinguo interessanti, perciò potete leggere di seguito cosa siano:
“Continuo a leggere frasi pronunciate dall’ex senatore Giovanardi che fanno riferimento al sottoscritto attraverso un parallelo assurdo con la vicenda giudiziaria che lo riguarda. Capisco che nelle difficoltà di una fase politica lui cerchi di dimostrare che siamo tutti uguali ma dopo l’ennesimo accenno mi trovo costretto a precisare che non è possibile in alcun modo fare paralleli tra la sua vicenda e la mia storia politica per due ragioni:
la prima è che l’ex senatore Giovanardi è coinvolto come imputato in un processo per aver interferito per fare modificare un provvedimento amministrativo della Prefettura di Modena a favore di una impresa coinvolta da una interdittiva antimafia."
E prosegue Stefano Vaccari (PD):
"La seconda riguarda il fatto che il riferimento al mio presunto interessamento sul procedimento che ha riguardato il Comune di Finale Emilia nelle forme da lui additate non solo non ha fondamento ma mai nessuno l’ha indicato come possibile - afferma Vaccari -. Forse sarebbe meglio per tutti, e anche per lui, che l’ex senatore Giovanardi concentrasse energie e risorse a pensare a se stesso e ai suoi guai giudiziari e non al Pd modenese e al sottoscritto”.
Queste puntualizzazioni arrivano dopo pochi giorni che, per altri motivi, Carlo Giovanardi era già stato al centro di critiche di valore da parte di Roberto Solomita (dello stesso partito di Stefano Vaccari) che aveva scritto:
"Come Partito Democratico della provincia di Modena siamo amareggiati per questa votazione da parte della destra e Iv che parla di ‘insindacabilità’ dell’azione dell’ex senatore mentre nella sostanza ha il sapore dell’impunità per un esponente politico del nostro territorio che esercitava pressioni nei confronti degli apparati dello Stato e a favore di una azienda coinvolta in gravi fatti nell’ambito del processo Aemilia. Se questi fatti dovessero configurarsi come reato avremmo voluto fosse un giudice a stabilirlo e non il Senato, che ha salvato l’ex parlamentare Giovanardi dal regolare corso dei procedimenti giudiziari in cui ogni comune cittadino sarebbe incorso. Al netto della vicenda legale crediamo sia doveroso ribadire politicamente la nostra assoluta distanza dalle pratiche intimidatorie e ambigue tenute dall’ex senatore Giovanardi e la più ferma difesa della legalità in un territorio che sta subendo la oramai conclamata presenza della criminalità organizzata."