Conflitto arabo-israeliano, Piantedosi: “Ci aspettano mesi difficili”

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domenica 15 ottobre 2023

Matteo Piantedosi, Ministro dell'Interno dal 2022


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Ieri il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi alla Festa dell'Ottimismo è intervenuto sul conflitto arabo-israeliano, dopo aver presieduto una riunione straordinaria del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, a seguito di un attentato in Francia, dove uno studente ha ucciso un professore al grido di “Allah Akbar”.

Rischi di atti di terrorismo in Italia[modifica]

Il titolare del Viminale ha dichiarato che “ci aspettano mesi difficili e complicati per i quali è opportuno tenere alta l’attenzione”, ma rassicura, non ci sono “evidenze concrete e immediate” sul rischio di terrorismo interno, ma “ce n’è quanto basta per mantenere altissimo il livello dell’attenzione”.

Rischi di atti di infiltrazioni di terroristi tra i migranti[modifica]

Il ministro ha spiegato che “è un tema complesso e complicato” e che “non c’è l'evidenza di un’organizzazione in questo senso, ma è evidente che la difficoltà di controllo delle frontiere è un fattore di debolezza. Noi siamo molto ben organizzati. Nei mesi scorsi, senza fare troppo clamore, abbiamo intercettato qualche personaggio già noto agli atti che manifestava elementi di preoccupazione”.

Probabile aumento dei flussi migratori a causa del conflitto[modifica]

“Ci sono segnali” che a causa di “una grande crisi umanitaria che dovesse conseguire all’intervento israeliano nella Striscia di Gaza” potrebbe determinare flussi migratori eccezionali. “Abbiamo già la segnalazione di arrivi dalla Palestina, ma questo già accadeva”.

Fonti[modifica]