Economia: il petrolio supera 90 dollari al barile
venerdì 19 ottobre 2007
Dopo i numerosi record del cambio euro/dollaro, con una svalutazione della moneta statunitense che ha portato l'euro a quota 1,43 dollari, anche il petrolio sembra destinato a raggiungere record storici. Un barile di greggio è infatti contrattato sulle piazze azionarie di New York a oltre 90 $ al barile, un record che non si raggiungeva da ventisette anni.
Le cause principali dell'aumento del prezzo dell'oro nero sono principalmente tre: l'arrivo della stagione invernale in Europa e negli USA, dove i consumi sono altissimi, la svalutazione del dollaro e le tensioni tra la Turchia e l'Iraq, con la prima che vuole autorizzare raid aerei per stanare i separatisti del PKK, il partito dei lavoratori del Kurdistan, una regione autonoma tra i due paesi; l'Iraq, vedendo in questa decisione una possibile fiammata degli scontri che già flagellano il paese, ha chiesto a tutti i residenti del Kurdistan di lasciare il paese.
Le quotazioni del petrolio sono quasi raddoppiate in tre anni, portandosi da 50 a 90 dollari, e secondo gli analisti sembra molto probabile che già nel 2008 si raggiungeranno i 100 dollari, una quota da molti considerata un punto d'allarme per l'economia, poiché tutti i paesi civilizzati dipendono in gran parte dal petrolio, le cui riserve, a detta degli studiosi, potrebbero esaurirsi in poco più di 50 anni.
Fonti
[modifica]- «Petrolio, la paura fa 90» – Corriere della Sera, 19 ottobre 2007.