Egitto: Mubarak condannato all'ergastolo per crimini di guerra
lunedì 4 giugno 2012
L'ex presidente dell'Egitto Hosni Mubarak è stato condannato all'ergastolo da un tribunale egiziano per la sua responsabilità negli omicidi dei manifestanti durante la rivoluzione egiziana dello scorso anno.
Mubarak si dimise dal suo incarico presidenziale nel febbraio 2011 a seguito delle proteste che si diffusero in Egitto. All'inizio del suo processo Mubarak a causa di cattiva salute è stato ricoverato all'International Medical Center del Cairo; ma l'ex rais egiziano, una volta appresa la condanna, ha avuto una crisi cardiaca ed è stato approvato il trasferimento dal carcere all'ospedale di Tora.
Stessa pena, con stessa colpa, ha ricevuto Ḥabīb al-'Adli, ministro dell'Interno durante la presidenza di Mubarak, nonostante la Procura chiedesse la pena di morte. Quattro dirigenti importanti della polizia — tra cui l'ex vice ministro dell'Interno Abd El Rahman —, anche loro accusati della repressione della manifestazione, sono stati assolti insieme a due direttori regionali di sicurezza.
Ma a suscitare l'ira della popolazione è stato il proscioglimento dei due figli dell'ex presidente, Alaa e Gamal, colpevoli di corruzione ma assolti. Sono quasi 10.000 le persone che hanno protestato in Piazza Tahrir, principale piazza del Cairo, spinti dai Fratelli musulmani; e diverse quelle nei vari quartieri, come Suez e Mansoura.
Fonti
[modifica]- «Infarto per Mubarak dopo la condanna all'ergastolo. Assolti i figli. Rabbia dei Fratelli Musulmani: in 10mila manifestano a Piazza Tahir» – Il Sole 24 Ore, 2 giugno 2012.
- [EN] – «Mubarak given life term for protester deaths» – Al Jazeera English, 2 giugno 2012.
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