Ferrovie dello Stato nel mirino dell'Antitrust

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sabato 22 settembre 2007

ETR480-33 T-BIZ di Ferrovie dello Stato. Stazione Centrale di Milano, Italia

Presunto abuso di posizione dominante. È l'accusa che l'Antitrust ha mosso nei confronti dell'azienda Ferrovie dello Stato.

Secondo la commissione Antitrust, Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana hanno cercato di ostacolare o escludere le imprese ferroviarie concorrenti di Trenitalia dal mercato della fornitura di servizi di trazione ferroviaria per il trasporto di merci.

Come è stato diffuso in una nota da parte del Garante, le due società avrebbero messo in atto una serie di comportamenti scorretti che sono stati in grado di danneggiare i consumatori e le imprese che richiedono servizi di trasporto ferroviario di merci.

In pratica, RFI non aveva concesso privilegi o sconti per l'utilizzo delle infrastrutture ferroviarie (denominati K2) alle aziende concorrenti.

Mancanze che sono state motivate "a causa dell'arretratezza tecnologica della rete e le insufficienze regolamentari che non consentono l'utilizzo di un unico macchinista".

Riferisce il Garante che RFI ha "negato a partire dal giugno del 2004 lo sconto K2 sulle tratte su cui aveva già effettuato gli investimenti a terra, senza tenere conto che, proprio per mancanza delle norme tecniche che avrebbe dovuto emanare, i concorrenti di Trenitalia non avrebbero potuto condurre i treni con un solo macchinista".

Fonti[modifica]