Finanziaria, il Presidente Napolitano riceve lettera di protesta dal ds Salerno, è ancora scontro sugli enti locali

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7 ottobre 2006

Non si ferma lo scontro tra governo ed enti locali sulla Finanziaria 2007, che penalizzerebbe gravemente Comuni e Province, ma anche le Regioni.

In vista del tavolo che martedì 10 ottobre avrà luogo a Palazzo Chigi tra governo, sindaci e presidenti di province, oggi l'autorevole ds siciliano Cataldo Salerno, Presidente della Provincia di Enna, ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per protestare contro alcuni disegni previsti in Manovra, che di fatto "decapiterebbero" Prefetture e Questure da 14 Province italiane tra cui anche Aosta.

Il prof. Salerno, citando gli articoli sott'accusa del ddl sulla finanziaria, cioè i numeri 32, 33 e 79, ha commentatato che «se la norma venisse approvata, verrebbero cancellate le Prefetture e le Questure, nonché i comandi dei Vigili del Fuoco, di 14 province italiane, tra le quali quelle di Massa-Carrara, Sondrio, Vercelli, Gorizia, Aosta, Enna». Il Presidente della Provincia ennese commenta inoltre che «stupisce che lo Stato possa pensare di lasciare senza Prefettura e questura una provincia come quella di Enna, nella quale di qui a tre anni verranno investiti in lavori per infrastrutture e servizi oltre mille milioni di euro, di cui la metà privati, e dove c'è una Università con quasi 10.000 studenti».

Salerno parla dunque di uno Stato moderno come «insieme di Agenzie» piuttosto che Ente quale dovrebbe essere, «una sorta di "Stato-telecom" che si "call-centerizza" e si allontana quindi sempre di più dai cittadini, ridotti ormai a clienti o utenti», uno Stato che «perde autorevolezza e il cui essere punto di riferimento appare affdato ad un logo accattivante o ad uno spot pubblicitario ben ruscito».

Conclude il presidente della Provincia nella sua lettera al Capo dello Stato Napolitano, asserendo che «una Provincia senza Prefettura e senza questura diviene la rappresentazione sul territorio di una Repubblica senza Stato».

Fonti[modifica]