Giappone: chiuso il progetto sul reattore nucleare sperimentale

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mercoledì 21 dicembre 2016

La centrale nucleare di Monju

Dopo 22 anni il Giappone ha deciso di chiudere il progetto sul reattore nucleare sperimentale della centrale nucleare di Monju che avrebbe dovuto funzionare con una mistura di plutonio e uranio. Il sito costava allo Stato circa 20 miliardi di yen all'anno (circa 163 milioni di euro) ed è stato in funzione solo 250 giorni in 22 anni. La decisione di chiudere il progetto è maturata dopo che i costi di miglioramento si sono rivelati troppo elevati: il reattore avrebbe dovuto essere modificato per rispondere alle nuove norme di sicurezza decise dopo il disastro di Fukushima del 2011.

La messa in sicurezza sarebbe costata centinaia di miliardi di yen e il governo, presieduto dal Partito liberal democratico, ha deciso che la popolazione non avrebbe visto di buon occhio una spesa di questo tipo per una struttura che è stata negli anni afflitta da vari problemi: inondazioni, errori e scandali tra cui la scoperta di documenti falsificati.

Tuttavia il governo non abbandonerà del tutto il sito, ma creerà nell'area un polo per la ricerca di nuove tecnologie nucleari, incluso lo sviluppo di un nuovo reattore autofertilizzante veloce.

Fonti[modifica]