Giro d'Italia 2012: Cavendish non sbaglia, sua la seconda tappa

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Herning, domenica 6 maggio 2012

Mark Cavendish, campione del mondo in carica, si è imposto oggi nella prima tappa in linea del Giro 2012

Al primo appuntamento per le ruote veloci, l'iridato Mark Cavendish non sbaglia. Sua è la vittoria nella seconda tappa del Giro d'Italia 2012, 206 chilometri con partenza e arrivo a Herning. Battuti, in uno sprint caratterizzato da una caduta di gruppo all'ultima curva, l'australiano Matthew Goss, il francese Geoffrey Soupe e lo statunitense Tyler Farrar.

Già vincitore l'anno scorso a Teramo e Ravenna, Cannonball Cavendish ottiene oggi l'ottavo successo di tappa in carriera al Giro d'Italia. Lo statunitense Taylor Phinney mantiene la maglia rosa di leader della generale, mentre il giovane Alfredo Balloni, oggi in fuga insieme ad altri due atleti, va a vestire la maglia azzurra del Gran Premio della Montagna.

Resoconto[modifica]

IL PERCORSO — Per la seconda tappa, la partenza e l'arrivo sono ancora nel comune di Herning, sempre in Danimarca. Sono 206 i chilometri di corsa, quasi completamente pianeggianti. Il percorso, dopo il via, porta i ciclisti, attraverso le campagne dello Jutland, verso l'abitato di Ringkøbing e quindi sulle coste del mare del Nord. Si va verso nord per circa 50 chilometri, costeggiando il mare. La strada volge quindi verso l'interno, prima avvicinandosi alle rive del fiordo di Lim, e poi, dopo essere entrati nel comune di Struer, verso sud, in direzione Herning. Gli ultimi dodici chilometri, un circuito cittadino, sono sulle strade di Herning, e il traguardo è lo stesso di ieri. Sul tracciato sono posti un traguardo volante e, dopo 118 chilometri, un Gran Premio della Montagna di quarta categoria: si assegna così oggi la prima maglia azzurra – era verde fino all'anno scorso – di questo Giro 2012.

I tre fuggitivi transitano nei pressi di Holstebro

TRE IN FUGA — La fuga di giornata prende forma pochi secondi dopo il via ufficiale della tappa. A farsi promotore dell'azione è il ventinovenne belga Oliver Kaisen, in forza alla Lotto-Belisol, seguito poco dopo da altri due atleti, il colombiano Miguel Ángel Rubiano (Androni-Venezuela) e dal ventiduenne viterbese Alfredo Balloni (Farnese-Selle Italia). I tre prendono così il largo lungo le strade pianeggianti della Danimarca continentale, arrivando a toccare, dopo circa 50 chilometri di corsa, il vantaggio massimo, 13 minuti e 15 secondi. Dietro si segnala solo cadute senza conseguenze per Sonny Colbrelli (Colnago-CSF), Jack Bauer e Ramūnas Navardauskas (entrambi della Garmin), Dennis van Winden (Rabobank) e Gianni Meersman (Lotto-Belisol).

Il gruppo, dopo aver lasciato spazio ai tre in avanscoperta e aver mantenuto a lungo un'andatura turistica, si organizza e, trainato prima dagli uomini BMC e poi da quelli della Sky di Mark Cavendish, comincia a lavorare per ridurre via via il margine. L'obiettivo è infatti la volata. L'epilogo è scontato: i fuggitivi vengono ripresi a 40 chilometri dall'arrivo. Poco dopo prova il contrattacco il danese Lars Bak (anche lui della Lotto): la sua azione solitaria, che lo porta a guadagnare un massimo di 45 secondi sugli inseguitori, si esaurisce però quando all'arrivo mancano ancora 18 chilometri. E così cominciano i preparativi per la volata.

Lars Bak all'attacco

PRIMO CAVENDISH, DIETRO CADUTA — Ai meno 8 il leader della generale Taylor Phinney è costretto a fermarsi per un salto di catena: riparte con una trentina di secondi di ritardo dal gruppo, ma riesce a rientrare, anche grazie all'aiuto di tre compagni di squadra, e a tenere sulle spalle il simbolo del primato. Davanti si va a tutta, e provano a organizzarsi i treni dell'Orica-GreenEDGE per Goss, della Rabobank per Bos, della Garmin-Barracuda per Farrar, della FDJ-BigMat per Démare, della Farnese-Selle Italia (per Guardini. Sono tanti gli sfidanti del favorito, l'iridato Cavendish, ci sono anche Modolo e i fratelli Haedo.

Quando già lo sprint sta per essere lanciato, tuttavia, una caduta all'uscita dell'ultima curva, ai meno 500 metri, spezza la testa del gruppo in due: vanno a terra tra gli altri Theo Bos (sembra lui ad innescare la caduta), Andrea Guardini, il norvegese Alexander Kristoff, Sonny Colbrelli. Davanti restano poco più di dieci corridori. Thor Hushovd è uno di essi, e prova ad andarsene di potenza sul rettilineo in leggerissima salita: lo superano però Farrar, il ventiquattrenne francese Geoffrey Soupe (FDJ-BigMat), Cavendish, Goss. In quattro si giocano la vittoria, il trionfo va al più forte, al favorito, al campione del mondo Mark Cavendish. Sulla piazza d'onore Matthew Goss, terzo è il sorprendente Soupe. Poi Farrar, mentre a completare la top 5 è l'italiano Roberto Ferrari.

DOMANI ULTIMA TAPPA IN DANIMARCA — Come detto Phinney, nonostante il problema meccanico, è ancora in rosa. E domani di nuovo occhi puntati sui velocisti: partenza ed arrivo a Horsens, 190 chilometri di pianura, per l'ultima delle tre tappe in terra danese prima del rientro in Italia. Una frazione che verrà corsa nel ricordo di Wouter Weylandt, morto il 9 maggio di un anno fa sulle strade del Giro, e del sindaco del comune di Horsens, Jan Trøjborg, deceduto questa mattina per un infarto mentre prendeva parte a una cicloturistica organizzata in attesa del passaggio della "Corsa Rosa".

Ordine d'arrivo[modifica]

Herning > Herning – 206 km
# Corridore Squadra Tempo
1 Mark Cavendish Sky Procycling 4h53'12"
42,156 km/h
2 Matthew Goss Orica-GreenED. s.t.
3 Geoffrey Soupe FDJ-Bigmat s.t.
4 Tyler Farrar Garmin s.t.
5 Roberto Ferrari Androni Gioc. s.t.
6 Mark Renshaw Rabobank s.t.
7 Thor Hushovd BMC s.t.
8 Daniele Bennati RadioShack s.t.
9 William Bonnet FDJ-Bigmat s.t.
10 Geraint Thomas Sky Procycling s.t.
11 Timon Seubert Team NetApp s.t.
12 Mickaël Delage FDJ-Bigmat s.t.
13 Robert Hunter Garmin s.t.
14 Matthias Brandle Team NetApp s.t.
15 Daryl Impey Orica-GreenED. s.t.

Classifiche[modifica]

Classifica generale - Maglia rosa[modifica]

# Corridore Squadra Tempo
1 Taylor Phinney BMC 5h03'38"
42,426 km/h
2 Geraint Thomas Sky Procycling a 9"
3 Alex Rasmussen Garmin a 13"
4 Manuele Boaro Saxo Bank a 15"
5 Gustav Larsson Vacansoleil a 22"
6 Ramūnas Navardauskas Garmin s.t.
7 Brett Lancaster Orica-GreenED. a 23"
8 Marco Pinotti BMC a 24"
9 Jesse Sergent RadioShack a 26"
10 Nélson Oliveira RadioShack a 27"
11 Tomas Vaitkus Orica-GreenED. s.t.
12 Mark Cavendish Sky Procycling s.t.
13 Stef Clement Rabobank a 28"
14 Robert Hunter Garmin s.t.
15 Jack Bauer Garmin s.t.

Classifica a punti - Maglia rossa[modifica]

# Corridore Squadra Punti
1 Mark Cavendish Sky Procycling 28
2 Geraint Thomas Sky Procycling 26
3 Taylor Phinney BMC 25
4 Matthew Goss Orica-GreenED. 20
5 Alex Rasmussen Garmin 16

Gran Premio della Montagna - Maglia azzurra[modifica]

# Corridore Squadra Punti
1 Alfredo Balloni Farnese Vini 3
2 Miguel Ángel Rubiano Androni Gioc. 2
3 Oliver Kaisen Lotto-Belisol 1

Classifica giovani - Maglia bianca[modifica]

# Corridore Squadra Tempo
1 Taylor Phinney BMC 5h03'38"
42,426 km/h
2 Manuele Boaro Saxo Bank a 15"
3 Ramūnas Navardauskas Garmin a 22"
4 Jesse Sergent RadioShack a 26"
5 Nélson Oliveira RadioShack a 27"

Trofeo Fast Team[modifica]

# Squadra Tempo
1 Team Garmin-Barracuda 15h11'57"
2 BMC Racing Team s.t.
3 Orica-GreenEDGE a 20"

Trofeo Super Team[modifica]

# Squadra Punti
1 Team Garmin-Barracuda 77
2 Orica-GreenEDGE 51
3 Sky Procycling 50

Altri premi[modifica]

Fonti[modifica]