Gli USA tolgono la Cina dai paesi che violano i diritti umani
martedì 11 marzo 2008 La Cina non è più nella lista redatta dagli Stati Uniti d'America dei paesi che violano maggiormente i diritti umani. Comunque lo stato più popoloso al mondo toglie ai cittadini la libertà: «Ma la Cina continua a negare alla sua popolazione diritti umani di base - dice la relazione - e continua a torturare i prigionieri».
In Russia però il governo e i cittadini sono divisi dal non rispetto dei diritti umani: «In Russia la centralizzazione del potere nel ramo esecutivo, la corruzione e l'applicazione selettiva del rispetto della legge, una Duma passiva, le restrizioni nei confronti dei media - conclude il rapporto annuale - continuano a peggiorare la situazione».
Secondo la carta del Dipartimento di Stato Corea del Nord, Birmania, Iran, Siria, Zimbabwe, Cuba, Bielorussia, Uzbekistan, Eritrea e Sudan fanno parte della lista. Il maggior paese asiatico è stato compreso in questa lista nei due anni precedenti, ma quest'anno è stato definito uno tra i paesi autoritari che hanno subito un cambiamento economico e sociale, ma che non «hanno avviato una riforma politica in senso democratico».
Mauritania, Ghana, Marocco ed Haiti sono migliorati su questo piano secondo gli Stati Uniti.
Fonti
[modifica]- «Washington depenna la Cina dalla lista dei Paesi che violano i diritti umani» – Corriere della Sera, 11 marzo 2008.
- «Usa: "Cina non più in lista nera. Ma continua a negare diritti umani"» – Rai News 24, 11 marzo 2008.