Cagliari: "Il Progetto dell'Ascolto", mostra/convegno sulle architetture nei paesi in via di sviluppo

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Foto mostra NEEDS.Architetture nei Paesi in via di Sviluppo. Ottava tappa a Cagliari

Sabato 26 gennaio 2013, presso il Lazzaretto di Cagliari, si è tenuto un convegno che ha preso spunto dalla mostra della pubblicazione "Needs. Architetture nei Paesi in via di Sviluppo", curata da Salvatore Spataro. Il catalogo, redatto dal Gruppo Giovani Architetti di Firenze –GGAF–, raccoglie recenti architetture realizzate nei Paesi in via di Sviluppo –PvS–. Il convegno è stato organizzato dall'ONG A.SE.CON. (Amici senza Confini) in collaborazione col CSV Sardegna Solidale, col patrocinio del Comune e della Provincia di Cagliari, dell'Associazione Nazionale Città della Terra Cruda e dell'Agenzia CasaClima e col contributo di Edilana.

Significato dell'esposizione[modifica]

Il tema è stato enunciato in sede di inaugurazione dai collaboratori A.SE.CON:

« La mostra ha permesso di osservare come partendo da condizioni estremamente disagiate, la semplificazione del processo edilizio con l'ausilio di tecnologie povere, col sussistere dell'economia dei mezzi e tramite processi di autocostruzione possa portare ad ottenere soluzioni vincenti sia dal punto di vista formale, sia dell'efficienza energetica che ambientale. Non sempre ciò che ha maggior valore economico risulta essere la soluzione migliore: questa esposizione ne è un esempio lasciando inoltre intuire che la stessa logica potrebbe essere applicata non soltanto nei PvS ma anche nel nostro contesto. La semplificazione dei processi, non necessariamente legati alla produzione edilizia, ma a tutti gli ambiti della nostra società ancora troppo abituata al modello capitalista, è possibile. È possibile con un "ascolto", attento ai disagi di ambiente e società, attivato da quel processo conoscitivo che va sotto il nome di percezione. Attivando la nostra sensibilità possiamo trovare davvero idonee soluzioni alle problematiche odierne. »
([1])

I Paesi interessati[modifica]

Tra i Paesi interessati dai progetti esposti nel catalogo si trovano: Burkina Faso, Mali, Algeria, Mozambico, Tailandia, Cambogia,, Afghanistan e Palestina. Tra le opere esposte spiccano l'Istituto DESI e l'Istituto METI (progetti dell'Arch. Anna Heringer) – realizzati in Bangladesh – per l'utilizzo della terra cruda, paglia, bambù reperiti localmente e un buon sistema di ventilazione della copertura; il magazzino agricolo presente sulla copertina del catalogo (progettato da ASF Spagna) – realizzato nel Mali – che utilizza pietra locale per le murature esterne e muri di terra interni e mostra un particolare sistema di ventilazione naturale con l'introduzione di canali di aerazione nelle pareti nord e sud, creando una muratura espressiva e al contempo funzionale; e ancora la scuola di Chimundo –Mozambico– (Scuola di Architettura di Bergen) che mostra ridottissime aperture e l'inserimento di bottiglie di vetro che aumentando la luce diffusa all'interno creano un allegro movimento nel linguaggio della tessitura muraria.

Fonti[modifica]

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Note[modifica]

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