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I cibi pericolosi che non dovremmo comprare secondo la Coldiretti

Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

domenica 29 marzo 2020

Quando si fa la spesa si seguono dei parametri che non sono uguali per tutti. Qualcuno sceglie i prodotti più economici, qualcuno preferisce le marche più conosciute, come se fossero garanzia di qualità. Alcuni altri preferiscono gli alimenti biologici, altri amano cibi vegani, senza glutine, senza lattosio. Insomma, oggi giorno ognuno ha le sue lenti personalissime, attraverso le quali seleziona i prodotti da acquistare.

Negli ultimi anni sempre più clienti orientano le proprie scelte in base all'ecosostenibilità, per aiutare l'ambiente, inquinare di meno, usare meno plastica, e cose di questo genere. Ma c'è un altro parametro molto importante, del quale dovremmo tutti tenere conto: la quantità di sostanze tossiche che possono essere presenti in un alimento. In Italia c'è molta severità nei controlli sui prodotti alimentari, ma questo non è uguale in tutti i paesi del mondo.

In questo articolo elenchiamo almeno 10 cibi che andrebbero evitati, proprio perché ad alto rischio di contaminazione.

Carne di pollo

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Bisogna stare molto attenti alla provenienza di questo tipo di carne. Sono state rilevate tracce di contaminazioni microbiologiche e persino salmonella in alcuni lotti di di carne di pollo provenienti da Polonia e Paesi Bassi. In questo caso, meglio scegliere carne italiana.

Pesce

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Chi fa la spesa sa già che si tratta di un prodotto molto delicato. Stiamo attenti alla freschezza, all'aspetto delle carni, alla lucidità degli occhi, ma troppo spesso questo non basta. Anche qui molta attenzione va rivolta alle zone di provenienza. Nel prodotto proveniente dalla Spagna, sono stati rintracciati livelli tossici di mercurio. Nel pesce che viene dalla Francia è stato trovato l'anisakis, un parassita che provoca forti dolori addominali, diarrea, vomito e nausea. Ci preme ricordare che per neutralizzare questi parassiti bisogna cucinare a temperature di almeno 60 °C oppure congelare.

Cozze

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Anche per questo prodotto bisogna evitare la provenienza dalla Spagna. Si sono verificati alcuni casi in cui contenevano escherichia coli, come nel caso dell'infezione in Germania del 2011. Si tratta di un batterio che si trova naturalmente anche nel corpo umano, ma che a volte subisce mutazioni pericolose quando passa da un animale all'uomo.

Pesce Pangasio

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È un pesce che somiglia un po' al merluzzo e si trova soprattutto nella forma di filetti congelati. Ma se si decide di acquistarlo, sarebbe meglio evitare quello che arriva dal Vietnam, perché in questo alimento sono state trovate quantità rischiose di metalli pesanti.

Integratori dietetici

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Sembra che non se ne possa più fare a meno. Per la linea, per l'allenamento, per la stanchezza, per dormire, per sgonfiarsi e via di questo passo. Ma se gli integratori arrivano dall'America, meglio evitare, in quanto spesso contengono sostanze tossiche derivate dalla coltivazione. Infatti sono state rilevate tracce di erbicidi, pesticidi, concimi e diserbanti. Questi prodotti lasciano una piccola parte delle loro sostanze nocive anche nel prodotto che viene raccolto e poi utilizzato negli integratori. Come sappiamo, anche una piccola parte di tossicità, se accumulata nel tempo, può causare seri danni all'organismo.

Albicocche secche

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Sono buonissime, è vero, ma sarebbe meglio evitare quelle che arrivano dalla Turchia. Spesso contengono solfiti, usati come conservanti e antisettici derivanti dall'anidride solforosa. Queste sostanze nocive possono scatenare gravi allergie e broncospasmi nelle persone più sensibili e delicate.

Arachidi

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In questo alimento, proveniente dall'Egitto, sono state rilevate le aflatossine, definite tossiche e cancerogene dall'Efa, l'organo di controllo europeo. Le aflatossine si sprigionano dalla muffa, in particolare quando si accatastano grandi quantità di prodotto in condizioni ambientali non consone.

Pistacchi

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Sono molto amati, ma dovremmo acquistare quelli italiani, che sono veramente buoni e di qualità migliore. Da evitare invece, quelli che provengono dagli Stati Uniti, dall'Iran o dalla Turchia. Anche qui sono state rilevate le aflatossine.

Noce moscata

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In quella proveniente dall'Indonesia sono state rilevate aflatossine.

Mandorle

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Lo stesso pericolo riguarda anche le mandorle, come pure i fichi secchi e le nocciole. Attenzione a quelle che arrivano dagli Stati Uniti, le aflatossine sono un pericolo serio per l'organismo umano. Fortunatamente in Italia c'è una buona produzione di frutta secca, che negli ultimi anni si sta specializzando con attenzione alla qualità e all'ambiente.

Fonti

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