Il Pakistan è in emergenza a causa delle inondazioni

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domenica 4 settembre 2022

Il fiume Swat esondato durante l'alluvione del 2010

Dopo le drammatiche alluvioni del 2010, un'altra sciagura ambientale sta letteralmente piegando il Pakistan. I numeri sono tragici: 468 mila persone sono rimaste senza casa, 1 milione di case danneggiate e oltre 1100 persone sono morte. Questi numeri, purtroppo, sono provvisori. I danni sono stati calcolati per un ammontare che supera i 10 miliardi di dollari; le regioni del sud sono quelle maggiormente colpite, in particolare le province del Balochistan e del Sindh, oltre al Punjab e il Khyber Pakhtunkhwa, anch'esse fortemente danneggiate. I vasti allagamenti hanno devastato le coltivazioni ed il bestiame, tanto da dover prevedere una prossima e forte carenza di cibo e una prevedibile futura inflazione. In questo momento, diversi paesi stanno sostenendo la popolazione pakistana inviando aiuti umanitari e lo stesso esercito nazionale sta intervenendo in soccorso ai cittadini. Secondo le autorità sanitarie locali, uno dei timori maggiori è la possibile trasmissione di malattie provenienti dall'acqua. Il segretario generale António Guterres delle Nazioni Unite ha dichiarato: «Oggi è il Pakistan ad essere colpito, domani potrebbe essere il tuo paese». A queste parole si è aggiunto un appello di aiuto economico calcolato per 160 milioni di dollari e un monito per il cambiamento climatico: «Smettiamola di dormire e facciamo qualcosa contro la distruzione del nostro pianeta a causa del cambiamento climatico».

Fonti[modifica]