Il TAR del Lazio considera l'ayahuasca una droga, vietandone l'uso
domenica 9 aprile 2023
È stato reso noto ieri che il TAR del Lazio ha respinto i ricorsi di Chiesa italiana del Santo Daime e Natura maestra contro il decreto del Ministero della Salute italiano che ha classificato l'ayahuasca come sostanza stupefacente, inserendola nell'apposito elenco a febbraio 2022; il respingimento, effettuato tramite due sentenze distinte, ha sottolineato come nonostante la sostanza non sia classificata internazionalmente come psicotropa lo stato italiano possa agire di propria iniziativa per inserirla se le ricerche mediche mostrano che possa avere effetti simili alle sostanze psicotrope normalmente riconosciute.
Lo stesso TAR ha anche sottolineato come le eccezioni al divieto di consumo debbano essere previste in modo esplicito, pertanto non essendovene per l'ayahuasca rimane il divieto di consumo anche in ambito religioso; ciò, quindi significa che le ricorrenti non potranno più utilizzare la sostanza nei propri riti.
Fonti
[modifica]- Redazione «L’ayahuasca è una droga. Il Tar dice stop all’uso della sostanza nei riti religiosi: «Decotto allucinogeno»» – OPEN, 8 aprile 2023.
- Redazione ANSA «Il Tar, l'ayahuasca è una droga, stop all'uso nei riti religiosi» – ANSA, 8 aprile 2023.
- «L'ayahuasca è una droga, stop all'uso del decotto sacro nei riti religiosi. Il Tar: "È allucinogeno"» – Repubblica, 8 aprile 2023.
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