Il governo vuole spostare tutte le feste non-religiose alla domenica successiva
sabato 20 agosto 2011 Il governo avrebbe intenzione di inserire tra le misure anti-crisi lo spostamento delle festività non religiose - che sono garantite dai Patti Lateranensi e non sono modificabili senza accordi - alla domenica successiva, in modo da evitare i cosiddetti "ponti". Questa norma interesserebbe tre festività nazionali: l'anniversario della liberazione dal nazifascimo (25 aprile), la festa del lavoro (1 maggio) e la festa della Repubblica (2 giugno).
Si prevede che lo spostamento di tali festività possa avere ripercussioni a livello sociale ed economico, con una maggiore produttività a livello nazionale. Ma Federalberghi - l'associazione di categoria che riunisce gli albergatori - ha osservato che ciò comporterebbe una contrazione dei consumi nel settore dei viaggi. Anche l'ANPI, l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani, ha criticato fortemente la norma, chiedendo di mantenere una festività i cui valori storico-politici sono ormai consolidati in Italia.
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[modifica]Fonti
[modifica]- Alessandro Pace «Ma il 25 aprile non si può spostare» – la Repubblica, 17 agosto 2011.
- «No all'abolizione della festa del 25 aprile» – ANPI, 17 agosto 2011.
- «Gli ex partigiani le suonano al governo via facebook: “Non toccate il 25 aprile”» – Il Fatto Quotidiano, 16 agosto 2011.
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