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In attesa di un governo in Francia

Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

mercoledì 21 agosto 2024

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Sunset of Paris (27)

Nel 2022 per la prima volta dalla proclamazione della quinta repubblica nel 1958, nessun partito ha avuto la maggioranza al parlamento francese. Quell'anno il partito del presidente Emmanuel Macron era arrivato primo e ha potuto governare mentre la destra rifiutava di votare la sfiducia del governo centrista. Tuttavia dopo le elezioni europee, il presidente ha deciso di sciogliere il parlamento e di convocare i francesi a scegliere i membri del parlamento. Quella decisione è costata al suo partito perdere il suo primato nel parlamento, e ha costretto il governo a dimettersi. Tuttavia nessun partito ha ottenuto la maggioranza.

Un governo dismesso che prosegue a governare

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Parlamento francese nel 2024

Dato la disfatta del suo partito, il premier francese Gabrielle Attal ha presentato le dimissioni. Tuttavia, visto che nessun partito ha ottenuto la maggioranza, sarà complicato nominare presto un nuovo governo. Nel frattempo il governo dimissionario proseguirà a governare il paese durante i Giochi Olimpici per gestire gli affari di carattere generale.

Una sinistra vittoriosa ma divisa

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Lucie Castets

I risultati hanno dato l’alleanza di tutti i partiti di sinistra prima degli elezioni. Quel risultato era sorprendente poiché i sondaggi annunciavano il Rassemblement National (appartenente al gruppo europeo I Patrioti per l’Europa, nel quale anche la Lega appartiene) primo con un largo distacco. Tuttavia, durante le due settimane successive all'uscita dei risultati la sinistra si è divisa sul nome del nuovo premier. Due partiti hanno litigato: sono La France Insoumise (LFI, nel gruppo europeo The Left con la Sinistra Italiana) e Le Parti Socialiste (PS, nel gruppo S&D con il PD). I due partiti si sfiduciano l’un l’altro, alcuni nel PS volendo separarsi della LFI. LFI sfiducia il PS accusandolo di essere troppo di centro, rimproverando loro di aver riformato il codice di lavoro e le pensioni, ormai all’epoca di quando erano al potere nel periodo 2012-2017. Il PS appoggia un dialogo con il partito di Emmanuel Macron, per cercare un'alleanza di governo con il suo partito. L'ex-presidente François Hollande, nuovamente eletto come deputato (il primo a essere eletto deputato dopo essere presidente), sostiene un dialogo con Macron e il suo partito. La LFI lui si oppone fermamente ad una alleanza con Macron.

La Francia in attesa di un governo

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Due settimane dopo l'uscita dei risultati, la sinistra si è finalmente accordata sul nome di Lucie Castets, funzionaria e fondatrice dell'associazione Nos Services Publics (Nostri Servizi Pubblici). Comunque, il presidente Emmanuel Macron rifiuta di nominare Castets. Macron ha inoltre invocato una "tregua olimpica” per lasciare i francesi riposarsi e unirsi per sostenere gli atleti francesi. Il partito di Macron cerca anche un premier che riesca a ottenere una maggioranza al parlamento. Per questo, sta cercando di nominare una personalità di centro-destra o di centro-sinistra per ottenere una maggioranza e attirare il PS fuori dell’alleanza con la LFI. La LFI, frustrata del rifiuto di Macron a nominare la candidata dell’alleanza della sinistra, ha minacciato di proporre la destituzione di Macron. Occorre il voto di due terzi del parlamento e del senato, e ciò non è mai capitato nella quinta repubblica. Quella proposta ha scioccato gli altri partiti dell’alleanza, in cui il PS che voglia allontanarsi dalla radicalità della LFI.

Il 23 agosto, Emmanuel Macron accoglierà tutti i capi dei partiti al fine di accordarsi su un nome per il premier…

Fonti

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