Intercettazioni Berlusconi-Saccà, inchiesta spostata a Roma

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lunedì 7 luglio 2008

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi

Il Giudice per le indagini preliminari di Napoli Luigi Giordano ha trasferito l'inchiesta riguardante le telefonate tra il premier Silvio Berlusconi e il direttore generale di Rai fiction Agostino Saccà nella capitale. Le intercettazioni consistevano in alcune raccomandazioni del Cavaliere a Saccà di alcune attrici.

Giordano ha affermato che era in atto una «incompetenza territoriale» degli organi giudiziari napoletani, approvando la richiesta dei legali di Berlusconi Nicolò Ghedini e Michele Cerabona. Sarà compito del giudice di Roma decidere se richiedere alle camere il permesso di usare i testi delle telefonate, sulle quali Vincenzo Piscitelli ha fissato l'accusa di corruzione al Presidente del Consiglio in concorso al dg di Rai fiction.

Esprime «soddisfazione» l'avvocato e deputato del PdL Ghedini per la decisione. «Abbiamo portato prove documentarie e testimoniali inoppugnabili in base alle quali è stato correttamente deciso di trasferire il procedimento a Roma, - conclude - dove si sono svolte le telefonate intercettate».

Fonti[modifica]