Macchinista denuncia treni insicuri: Trenitalia lo licenzia

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domenica 17 agosto 2008

Aveva denunciato carenze manutentive e stato di usura dei convogli dopo i due episodi del 14 e del 22 luglio che hanno visto, a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro, due Eurostar spezzarsi in fase di manovra a Milano ed al suo ritorno a Roma allo scalo di San Lorenzo, dopo qualche giorno di vacanza ha trovato nella giornata di Ferragosto l'amara sorpresa.

È la storia di Dante de Angelis, macchinista Fs e rappresentante per la sicurezza, messo alla porta «per avere reso dichiarazioni contrarie alla verità, infondate e pretestuose, sia sulle cause che sugli effetti degli episodi», secondo quanto riferisce Trenitalia, in merito agli incidenti di luglio. De Angelis, già protagonista nel 2006 di un analogo provvedimento, poi ritirato dall'azienda, riguardo la protesta dei ferrovieri in merito alla reintroduzione del "pedale dell'uomo morto" , avrebbe così generato «un ingiustificato allarme sulla sicurezza dei treni di Trenitalia».

E mentre la procura di Milano ha aperto un'inchiesta sugli incidenti in questione, il ferroviere ha ricevuto la solidarietà bipartisan del mondo politico e sindacale. Per Francesco Giro, PdL, "occorre fare chiarezza sulla vicenda"; Barbato, IdV, chiede che l'azienda ritiri il provvedimento mentre Giorgio Cremaschi, segretario nazionale Fiom-Cgil, parla di vero e proprio atto di fascismo aziendale.

In difesa di De Angelis, che pensa già al ricorso ed ha dichiarato che segnalando guasti, disservizi e malfunzionamenti prima che si verificassero episodi più gravi, mettendo al primo posto la sicurezza dei dipendenti e degli utenti delle ferrovie, ha svolto semplicemente il suo dovere, si schiera anche la rivista specializzata "Ancora in marcia!", la prima a diffondere la notizia, e l'Assemblea nazionale dei Ferrovieri.

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