Maturità 2010, il tema più scelto è quello sulla "ricerca della felicità"

Da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto

martedì 22 giugno 2010 Sono cominciati gli esami di maturità: questa mattina si è svolta la prima prova, il tema d'italiano, comune a tutti gli indirizzi di scuola secondaria di secondo grado. Come di consueto ciascuno studente ha dovuto sviluppare il proprio scritto scegliendo tra una delle quattro tracce proposte: l'analisi del testo di un autore di letteratura, il saggio breve o articolo di giornale su uno dei quattro ambiti standard (storico-politico, socio-economico, artistico-letterario e tecnico-scientifico), il tema storico e il tema di ordine generale. A disposizione sei ore di tempo per consegnare l'elaborato.

Nel pomeriggio il Ministero dell'Istruzione ha quindi comunicato i primi dati relative alle preferenze che gli studenti hanno espresso nella scelta della tipologia di tema. La traccia che ha riscosso maggior successo è stata quella del saggio breve o articolo di giornale di ambito socio-economico, intitolata «La ricerca della felicità», scelta dal 36,9% degli esaminandi. Al secondo posto il tema di ordine generale, che quest'anno sula «funzione, gli scopi e gli usi della musica nella società contemporanea», con il 25,3% delle preferenze, mentre terzo il saggio breve di ambito tecnico-scientifico intitolato «Siamo soli?» sviluppato dal 19% degli studenti.

Le altre tracce non hanno avuto lo stesso gradimento: al 9,2% il saggio breve di ambito artistico-letterario (intitolato «Piacere e piaceri»), al 4,7% l'analisi del testo di letteratura – quest'anno era la prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale di Primo Levi – e al 4,3% il saggio breve di argomento storico-politico intitolato «Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader» e accompagnato da frasi di Benito Mussolini, Palmiro Togliatti, Aldo Moro e Giovanni Paolo II.

Il tema meno scelto è stato quindi quello storico, che traeva spunto dall'istituzione del Giorno del ricordo per invitare lo studente a delineare «la "complessa vicenda del confine orientale" [...] soffermandosi, in particolare, sugli eventi degli anni compresi fra il 1943 e il 1954». Per la prima i massacri delle foibe sono stati così argomento della prima prova dell'esame di Stato, ma non sono mancate le polemiche in ambito politico. La scelta è stata salutata come "autentica svolta" dagli esponenti del centro-destra: Maurizio Gasparri ha parlato di «ricomposizione della memoria collettiva», Gianni Alemanno di «scelta positiva». Dall'altra parte dello schieramento, Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Partito Democratico, ha invece colto un certo «retropensiero» nelle tracce del MIUR.

Proprio colei che presiede il dicastero, Mariastella Gelmini, si è espressa sostenendo che, se avesse dovuto sostenere quest'anno la maturità, avrebbe scelto il tema storico-politico, perché «dimostra che la politica, in ogni epoca storica, non può prescindere dal ruolo e dalla forza ideale dei giovani».

Fonti[modifica]