Mobilitazione social per trovare il donatore di midollo per salvare bambino di un anno

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mercoledì 24 ottobre 2018

I genitori italiani di Alessandro, un bambino di un anno e mezzo affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica, non trovando nei registri di tutto il mondo il donatore di midollo che potrebbe salvare il figlio da morte certa, hanno mobilitato i social network per trovare un donatore di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che potrebbe essere compatibile e vari personaggi, tra cui Gigi D'Alessio hanno invitato i propri follower a sottoporsi all'esame che potrebbe trovare il donatore.

La malattia[modifica]

La Linfoistiocitosi Emofagocitica colpisce solo lo 0,002 dei bambini e non c'è una terapia ufficiale riconosciuta. Esiste un farmaco sperimentale, che dopo la somministrazione potrebbe essere metabolizzato dal paziente e quindi cessare il proprio effetto.

La ricerca in corso[modifica]

L'ADMO (Associazione donatori midollo osseo), non avendo trovato donatori compatibili tra i 400 000 iscritti nel registro italiano, ha raccolto l'appello dei genitori e ha promosso banchetti nelle piazze di Milano, Napoli e Caserta per promuovere prelievi da potenziali donatori tra i 18 e i 35 anni non affetti da malattie del sangue. La mobilitazione ha registrato un flusso di 14 000 persone al giorno sul sito ADMO e oltre 6 000 iscrizioni online al registro.

Modalità del prelievo[modifica]

Per ricercare un eventuale donatore, compatibile per la donazione di midollo osseo, occorre raccogliere i dati del Dna tramite un tampone della saliva, oppure tramite un esame del sangue.

Modalità della donazione[modifica]

Una volta individuato un donatore compatibile, la donazione può essere effettuata tramite un prelievo di sangue oppure dal bacino. Nel primo caso occorre che il donatore assuma, per quattro giorni, un fattore di crescita delle cellule staminali, mentre nel secondo caso si estrae il midollo con una siringa.

Fonti[modifica]