Muore stroncato da un infarto nello stesso luogo del suo donatore di cuore
venerdì 13 luglio 2007
Domenica scorsa, un imprenditore di Anzio di 53 anni, Mario Giordano, è morto d'infarto a Saint-Vincent, nel luogo in cui è morto, dodici anni, prima il suo donatore di cuore, Massimiliano Amato, all'età di 17 anni.
Il ragazzo nell'agosto del 1995 ebbe un incidente stradale con la bicicletta nella sua cittadina. Il suo cuore era stato trapiantato la notte del 19 a Mario, che venerdì scorso si era recato, in compagnia della moglie Francesca, nel comune aostano per visitare la tomba di Massimiliano ad Alice Castello e per fare compagnia ai coniugi Amato, Guido e Stefania, con la quale aveva stretto un rapporto di amicizia dopo che l'uomo aveva scoperto l'identità del ragazzo donatore, nel settembre del 2002.
Il padre di Massimiliano ha raccontato la vicenda al quotidiano La Stampa. Secondo la sua testimonianza Mario si è sentito male dopo la visita alla tomba, in cui ha riposto un vaso con una begonia, mentre stava recandosi in macchina insieme alla moglie e alla famiglia del ragazzo, ma ha chiesto agli altri di proseguire, fingendo una telefonata con il cellulare. Quando i conoscenti, preoccupati per la sua assenza, sono tornati indietro l'hanno trovato accasciato al suolo e hanno subito chiamato i soccorsi, ma non c'è stato nulla da fare.
Fonti
[modifica]- «Il cuore che si è fermato due volte» – la Stampa, 13 luglio 2007.
- «Muore d'infarto tra le braccia del padre del ragazzo che gli aveva donato il cuore» – la Repubblica, 13 luglio 2007.
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