Piemonte: abbattuti caprioli da cacciatori di selezione

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giovedì  24 agosto 2006

Due esemplari di capriolo

Attorno alle 6.30 di stamani è stato abbattutto il primo dei 150 caprioli che, fino al 6 settembre, dovranno essere cacciati in provincia di Alessandria, all'interno dell'Ambito Territoriale di Caccia n. 14.

Nonostante un imponente schieramento predisposto dalle forze di polizia, decise sono state le contestazioni degli animalisti. Già dall'alba, alcuni aderenti alle associazioni protezionistiche hanno cercato di mettere in fuga gli animali, facendo uso di fischietti, campane e pentole. Il Coordinatore regionale dell'Ente Nazionale Protezione Animali per il Piemonte, GIovanni Pallotti, ha trasmesso, attraverso un altoparlante installato sopra una macchina, un cd sul quale erano registrati latrati di cani e colpi di arma da fuoco. «Abbiamo manifestato dall'alba di questa mattina speranzosi di salvare delle vite - ha commentato Pallotti - e coscienti del fatto che il problema esiste anche in Emilia Romagna, dove i caprioli da uccidere sono oltre 1.500, in Lombardia e in altre regioni italiane». Decise le critiche anche di Annalisa Gasparre, della Lega AntiVivisezione: «Dobbiamo impegnarci per portare all' attenzione del Governo la necessità e l'urgenza di modifica della normativa in modo da avere strumenti efficaci per contrastare le stragi». Il presidente del Parco Val Grande, Alberto Actis, ha ribadito la disponibilità di ospitare almeno un centinaio di capi tra il Lago Maggiore e la Val d'Ossola: «Purtroppo nonostante la grande mobilitazione non ci siamo riusciti. Sono profondamente dispiaciuto perché sono convinto che si sia persa una grande occasione».

Fonti[modifica]