Rapporto ONU 2005 sull'emissione gas serra nel periodo 1990-2003
31 ottobre 2005
L'Italia nella lista dei cattivi del protocollo di Kyoto
[modifica]L'ONU ha reso noto l'ultimo bilancio sull'andamento delle emissioni di gas serra per il periodo 1990-2003.
Tra i paesi industrializzati più virtuosi troviamo Germania, Regno Unito e Lussemburgo, tutti con una riduzione superiore al 10%.
Ha ridotto le sue emissione anche l'est europeo, ma a causa di un crollo industriale e non perché sia stata migliorata la qualità delle emissioni.
La gran parte dei paesi industrializzati ha invece aumentato le emissioni inquinanti, e tra queste l'Italia, con un +11,5%, mentre il protocollo di Kyoto le impone un abbattimento del 6,5% entro il 2012.
Il direttore generale del Ministero dell'Ambiente, Corrado Clini, ha garantito che «Almeno la metà del nostro carico di riduzione lo realizzeremo attraverso progetti nei paesi in via di sviluppo e nell'est. Secondo le nostre ultime valutazioni, in termini quantitativi, l'Italia dovrà ridurre ogni anno 85-100 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente. Per alleggerire il carico degli interventi nazionali, stiamo lanciando decine di progetti internazionali. I partners con cui abbiamo iniziato le trattive sono Cina, Russia, est europeo, sud america e Africa del nord».
I costi per rispettare il protocollo di Kyoto per l'Italia ammontano a 4,25 miliardi di euro.
Incertezze tra i sostenitori del Protocollo di Kyoto
[modifica]Una bordata inattese al Protocollo di Kyoto è arrivata da uno dei sostenitori dell'accordo, il premier britannico Tony Blair: «Dobbiamo riconoscere che, sebbene il Protocollo di Kyoto ci abbia indicato la giusta strada da seguire, esso non è sufficiente. La prima fase degli impegni previsti da Kyoto termina nel 2012. La sfida riguarda quello che verrà dopo. Assisteremo a nuove divisioni, o saremo capaci di mantenere una cornice vincolante per uno sviluppo sostenibile?».
La classifica del cambiamento delle emissioni
[modifica]Di seguito è riportata la classifica del cambiamento delle emissioni di gas serra rispetto ai dati del 1990. I dati sono riportati in percentuale.
Stato | Modif. |
---|---|
Lituania | -66,2 |
Lettonia | -58,5 |
Estonia | -50,8 |
Bulgaria | -50,0 |
Ucraina | -46,2 |
Romania | -46,1 |
Bielorussia | -44,4 |
Russia | -38,5 |
Polonia | -34,4 |
Ungheria | -31,9 |
Slovacchia | -28,3 |
Repubblica Ceca | -24,2 |
Germania | -18,2 |
Lussemburgo | -16,1 |
Regno Unito | -13,0 |
Islanda | -8,2 |
Croazia | -6,0 |
Svezia | -2,3 |
Francia | -1,9 |
Slovenia | -1,8 |
Svizzera | -0,4 |
Belgio | +1,3 |
Olanda | +1,5 |
Liechtenstein | +5,3 |
Danimarca | +6,8 |
Norvegia | +9,3 |
Italia | +11,5 |
Giappone | +12,8 |
Stati Uniti | +13,3 |
Austria | +16,5 |
Finlandia | +21,5 |
Nuova Zelanda | +22,5 |
Australia | +23,3 |
Canada | +24,2 |
Irlanda | +25,5 |
Grecia | +25,8 |
Portogallo | +36,7 |
Monaco | +37,8 |
Spagna | +41,7 |
Fonti
[modifica]- Corriere della Sera 31/10/2005
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