Roma: cambia il trasporto pubblico dopo l'ultimo DPCM

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Roma, giovedì 5 novembre 2020

Un Irisbus Citelis di ATAC.

ATAC tramite una nota sul proprio sito ufficiale annuncia i cambiamenti che saranno apportati sulla rete di trasporto pubblico a Roma anche in ottemperanza alle norme contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre, la cui piena operatività scatterà a partire da domani 6 novembre. In particolare l'azienda ha annunciato che sarà mantenuto l'orario feriale scolastico attivo normalmente in questo periodo nonostante gli istituti superiori (principali utenti delle corse scolastiche) siano tornati alla didattica a distanza integrale e molti uffici abbiano deciso di ricorrere allo smart working; stando all'azienda questa scelta è stata operata per garantire comunque il massimo servizio erogabile. Unica eccezione è fatta per un leggero depotenziamento della linea tram 8, che non effettuerà il consueto prolungamento dell'orario di servizio nei fine settimana, con le ultime partenze attestate a mezzanotte da Casaletto e a 00:29 da piazza Venezia.

A partire da lunedì 9 novembre le linee ATAC 070, 118, 246, 246P, 515, 709, 731 e 795 saranno gestite dal consorzio Roma TPL con l'utilizzo di pullman gran turismo, sui quali saranno validi i normali titoli di viaggio utilizzabili sull'intera rete; contestualmente saranno potenziate le linee più frequentate: H, 40, 64, 80, 105, 201, 337, 409, 451, 542, 556, 671, 766 e 913.

Con il DPCM firmato il 3 novembre viene ripristinata la capienza massima di tutti i mezzi di trasporto ad un massimo del 50%, calcolato in base alla capacità omologata del mezzo in questione. Verranno ripristinati anche i divieti di seduta su alcuni posti contigui. Permangono: l'obbligo dell'utilizzo della mascherina, sia al chiuso che all'aperto, il rispetto del distanziamento minimo di un metro (non necessario in caso di conviventi o contatti stretti) e le indicazioni dei percorsi per l'entrata e l'uscita nelle stazioni metroferroviarie. Sui mezzi e nelle stazioni le persone disabili, le donne in gravidanza e il personale sanitario munito di tesserino di servizio avranno la precedenza.

Fonti[modifica]